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Rogo a Ugento: distrutti tre autobus della Salentour

 
Pierangelo Tempesta

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Pierangelo Tempesta

Rogo nella notte a Ugento, distrutti tre autobus distrutti tre autobus della Salentour

Un quarto veicolo raggiunto dalle fiamme. Danni per 200mila euro

Martedì 01 Settembre 2020, 10:20

UGENTO - Tre autobus distrutti dalle fiamme, un quarto mezzo raggiunto dal fuoco e danni per oltre 200mila euro. È il pesante bilancio dell’attentato incendiario che, nella tarda serata di domenica, ha interessato la sede della «Salentour», società di Ugento specializzata nel noleggio di autobus, servizi navetta e viaggi a lunga percorrenza, ma anche in noleggio di auto, servizio scuolabus, trasporto per disabili e noleggio di auto per matrimoni.

Il rogo è avvenuto nel capannone dell’azienda, nella zona industriale di Ugento, a ridosso della strada provinciale che collega il paese a Racale. Stando ai primi accertamenti, le fiamme sono state appiccate intorno alle 23 in almeno tre punti diversi dell’area: chi ha fatto scoppiare l’incendio, dunque, voleva essere sicuro di procurare il maggior danno possibile. E così è stato. Tre mezzi, infatti, sono andati completamente distrutti, mentre un quarto pullman è stato danneggiato prima che il proprietario riuscisse a spostarlo.

Sul posto sono giunte diverse squadre dei vigili del fuoco, arrivate dai distaccamenti di Gallipoli e di Tricase. Dopo il lavoro di spegnimento, che è stato piuttosto impegnativo, si è passati alla conta dei danni. Il rogo ha distrutto un autobus e due mezzi utilizzati come navetta. Un quarto mezzo, come si diceva, è stato parzialmente danneggiato. L’incendio ha intaccato anche i muri del capannone, annerendoli, e si è propagato al box utilizzato come ufficio.

Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Ugento, diretti dal luogotenente Giordano Protopapa e dipendenti dalla compagnia di Casarano. Insieme ai vigili del fuoco, i militari hanno avviato le indagini per fare luce sull’attentato. Nelle vicinanze non è stato trovato nessun oggetto sospetto, ma non ci sono dubbi sull’origine dolosa del rogo. Come si diceva, infatti, le fiamme sono partite da almeno tre punti diversi.

Sarà compito dei carabinieri, ora, cercare di scoprire l’identità dei piromani e le motivazioni che ci sono dietro all’attentato incendiario. Il rappresentante della società, ascoltato dagli investigatori, avrebbe riferito di non avere alcun sospetto e di non aver ricevuto minacce di alcun genere. Nel capannone dell’azienda non sono installate telecamere di videosorveglianza. Ma i militari stanno comunque acquisendo le registrazioni degli altri «occhi» elettronici installati nella zona industriale e lungo le strade che collegano l’area al paese. Alcuni di questi potrebbero aver ripreso il momento dell’arrivo o della fuga di chi ha appiccato le fiamme e, quindi, fornire utili elementi alle indagini.

Secondo le prime stime, il valore dei mezzi danneggiati si aggirerebbe intorno ai 200mila euro. Un danno non indifferente, dunque, per un’azienda che - nella particolare fase che il Paese sta vivendo - ha dovuto affrontare, al pari di molte altre, i disagi economici causati dall’emergenza sanitaria.

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