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Soleto, perde i sensi in casa, condotto in ospedale, cade in bagno e muore

 
valentina murrieri

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valentina murrieri

Perde i sensi in casa, condotto in ospedale, cade in bagno e muore

La tragedia si è consumata a Milano dove è morto il salentino Lino Nuzzaci. L’uomo si era recato in Lombardia dalla compagna

Giovedì 18 Giugno 2020, 11:57

SOLETO - Dopo una caduta in casa viene accompagnato in ospedale, ma scivola nel bagno del nosocomio e perde la vita. È stato un destino beffardo quello che si è accanito su Lino Nuzzaci, salentino di 47 anni, di Soleto, a Milano per passare qualche giorno con la sua compagna.

Nuzzaci è spirato nella giornata di martedì all’interno di uno dei presidi sanitari del capoluogo lombardo. Dopo la fine del lockdown si era finalmente recato dalla propria fidanzata, dove stava trascorrendo dei giorni di ferie. Quello che sembrava un accidentale episodio domestico ha però scatenato una concatenazione di eventi che gli è costatata la vita. Dopo essere scivolato in casa, probabilmente per un malore, è stato infatti raggiunto dagli operatori del 118. Il 47enne non ha riportato conseguenze, ma si è allarmato per quella sospetta perdita di equilibrio. Il personale sanitario, proprio per scongiurare complicanze, lo ha condotto in ospedale per una Tac e altri accertamenti. Ed è qui che si è verificato il secondo fatto, rivelatosi fatale. In attesa degli esiti di un esame medico, il 47enne salentino si è recato nel bagno dell’ospedale. È caduto nuovamente, battendo con violenza la testa sul pavimento. A nulla è valso l’immediato intervento chirurgico per tenerlo in vita: non ha avuto scampo. È infatti deceduto, lasciando medici e fidanzata nello sgomento e nel dolore. I familiari dell’uomo, appresa l’assurda notizia, hanno sporto denuncia per chiedere alla magistratura dei chiarimenti sulla vicenda. Per questo motivo la salma è stata trattenuta a Milano dall’autorità giudiziaria, per essere poi sottoposta all’autopsia. Dall’accertamento medico potranno essere stabilite le cause esatte del decesso ed eventuali responsabilità o mancanze. Il dubbio è infatti soprattutto uno: si poteva ancora fare qualcosa per salvare Lino da questa tragica, sfortunata fatalità?

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