TAURISANO - Pronto all'inaugurazione il monumento a Giuseppe Russo, il pilota-eroe di 21 anni originario di Bari che, 52 anni fa, salvò Taurisano da una strage decidendo di non abbandonare il suo aereo in avaria sul paese. La cerimonia è in programma domani alle 10 vicino alla rotatoria della Taurisano-Miggiano, non molto lontano da località «Acquadolce», dove, il 25 febbraio 1967, avvenne la tragedia.
Il monumento si compone di una deriva d'aereo militare concessa dall'Aeronautica (Reparto militare di manutenzione velivoli di Galatina) e dipinta con il Tricolore, e dalla sagoma di un uomo che guarda verso il cielo, che simboleggia il pilota e il suo sacrificio. Il progetto è stato redatto dall'ingegnere Giuseppe Ciullo. Alla cerimonia saranno presenti il sindaco Raffaele Stasi, il vicesindaco Gianluca D'Agostino e l'intera amministrazione, il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca monsignor Vito Angiuli, i rappresentanti di Aeronautica, Prefettura e Provincia. Naturalmente non mancheranno i parenti del pilota: i fratelli Santa e Renato, i nipoti Stefania Mininni (magistrato a Lecce), Marcello, Adriano e Flavio e i due amici del cuore Tonia con il marito Mimmo.
La storia del pilota, viva nel ricordo di molti taurisanesi, è stata portata all'attenzione pubblica dalla «Gazzetta del Mezzogiorno», che ha dedicato all'aviatore due approfondimenti, nel 2014 e nel 2016. Sempre nel 2014, poi, durante la passata consiliatura, il consigliere Salvatore Rocca ha portato l'argomento in consiglio comunale. E due anni fa, grazie al lavoro di riscoperta della «Gazzetta», la nipote Stefania Mininni ha raggiunto Taurisano per incontrare l'amministrazione comunale e Silvio Fuso, proprietario del terreno sul quale precipitò l'aereo. In quell'occasione, la nipote ha ricevuto da Fuso una medaglietta appartenuta allo zio e ritrovata nel terreno.
«Quella di Giuseppe Russo - afferma il vicesindaco D'Agostino - è una storia che si tramanda nei racconti di chi c'era quel giorno. La scelta di realizzare un monumento commemorativo ci è sembrata un atto dovuto per rendere onore alla memoria e al gesto eroico dell'aviere. Il simulacro di deriva Mb 339, concessoci dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica, è il filo ultimo di quel legame esistente tra Giuseppe Russo e Taurisano, un legame che oggi prende forma e sostanza in questo monumento. Un modo per rendere grazie, in maniera concreta, al pilota e al suo sacrificio estremo».