Un punto d’osservazione “panoramico” sul centro storico, a 43 metri d’altezza, con lo sguardo rivolto su antichi palazzi, giardini e piazzette. Una veduta tanto suggestiva quanto inedita della città.
Solo in pochissimi, sino ad oggi, hanno avuto il privilegio di ammirare il cuore barocco di Lecce dal balcone posto al terzo livello del campanile della cattedrale, che raggiunge un’altezza complessiva di circa 70 metri. Ma ora la possibilità potrebbe essere offerta a tutti, cittadini e turisti, grazie ad un progetto elaborato alcuni anni or sono dall’architetto della Curia, Giuseppe Fiorillo. Un intervento che potrebbe essere immediatamente cantierizzabile grazie ad un necessario “aggiornamento” compiuto proprio quest’anno e che ha ottenuto il parere favorevole della Sovrintendenza.
Il progetto, del quale è stato adeguato anche il computo metrico, prevede la realizzazione di un ascensore all’interno della torre campanaria in grado di trasportare fino a 5 persone sino al penultimo “balcone” ad oltre quaranta metri (l’ultimo livello, in cui è alloggiata la campana, è inaccessibile per motivi di sicurezza). L’impatto dell’elevatore sulle strutture interne della torre campanaria sarebbe minimo. Tutto è stato studiato perché sia rispettato ogni criterio di tutela architettonica del monumento ed ogni dettaglio legato alla sicurezza.
Per l’adeguamento progettuale si è resa necessaria un’ispezione da parte dei vigili del fuoco, i quali hanno notato che in alcuni punti si evidenziava un deterioramento della pietra. In seguito al sopralluogo, nel rilasciare un nuovo parere, la Sovrintendenza ha preso atto della necessità di effettuare anche una manutenzione dei balconi. Un’indicazione che è stata assimilata dal progetto, con un inevitabile ritocco della spesa che ora è stimata in settecentomila euro. Un investimento considerevole, dunque, che potrebbe essere realizzato attraverso un bando pubblico per la fruizione dei beni culturali, con il contributo di sponsor o anche con un mutuo diretto. Le forme esistono, ma sarà la Diocesi a dover considerare la possibilità, che sicuramente si lega ad una prospettiva turistica a lungo termine, aggiungendo un tassello speciale all’offerta che la stessa Diocesi ha inteso rilanciare nel maggio scorso attraverso il progetto LeccEcclesiae. Un’idea che si è rivelata vincente, offrendo a migliaia di turisti la possibilità di visitare quattro delle più importanti basiliche del capoluogo in orari in cui le chiese erano solitamente inaccessibili.