ACCADDE OGGI
Dalla Fiera si alza la voce per la pace
Il 5 settembre del 1948 sulla «Gazzetta»: la Campionaria del Levante aperta dal 5 al 21
«Da Bari si leva la voce dell’Italia per la pace e un lavoro fecondo» titola La Gazzetta del Mezzogiorno del 5 settembre 1948. Il giorno prima si è aperta la XII edizione della Fiera del Levante, alla presenza dell’on. Giovanni Porzio, vicepresidente del Consiglio dei Ministri: «Illustre avvocato e uomo politico, figura eminente del Mezzogiorno», è il ritratto del senatore. La visita alla campionaria diretta da Leonardo Azzarita, presidente dell’Ente Fiera a partire dal 1947, è iniziata dai padiglioni della Galleria delle Nazioni, in cui è allestita la mostra sul piano Marshall e sull’attività svolta dall’America a favore dell’economia europea.
«Ieri mattina si aveva più che mai l’impressione che Bari e la sua Fiera sono veramente una cosa sola, hanno un’anima sola, ed anche se la Fiera incontra intorno a sé soltanto una volta l’anno l’attenzione degli italiani e degli stranieri, la città l’ha sempre amorosamente nel suo seno questa sua creatura che presenta al mondo come la manifestazione più viva della sua laboriosità e della sua iniziativa». È presente anche il sottosegretario agli Esteri Aldo Moro, il quale, visitata la campionaria, dichiara: «Oggi la Fiera si presenta magnificamente, più che mai ricca nella partecipazione italiana e straniera. È una grande Fiera internazionale. [...] La ripresa dei traffici ed il loro sviluppo non sono soltanto un contributo alla vita economica del mondo e al benessere di tutti i popoli. Essi dimostrano che su questa base i popoli facilmente si intendono, tanto che dalla reciproca comprensione ed integrazione nascerà quella pace duratura che tutti cercano ed alla quale il governo italiano intende dare il suo cordiale contributo».
C’è grande entusiasmo nel capoluogo pugliese: «La città che già da alcuni giorni aveva cominciato a respirare aria di Fiera, ieri pulsava di una vita quanto mai intensa. Dalle prime ore della mattina e sino a tarda notte a diecine i grossi autocarri si succedevano per le strade verso la Fiera, a scaricare gli ultimi arrivi delle merci che dovranno figurare nelle varie esposizioni. Congestionati gli scali ferroviari e le agenzie di autotrasporti, affollati i marciapiedi della stazione, dalla quale a frequenti intervalli venivano fuori i forestieri, gente d’affari e turisti, richiamati a Bari dal grande avvenimento». I cancelli della Fiera resteranno aperti fino al 21 settembre. «Come per una rapida trasformazione Bari ha preso l’aspetto della città cosmopolita, ha ritrovato la sua vera fisionomia del grande centro mercantile», si legge sulla Gazzetta.