Per la strage di Brandizzo (Torino), costata la vita a cinque operai, travolti da un treno la sera del 30 agosto 2023, è caduta l'accusa più grave ipotizzata all'inizio delle indagini dalla procura di Ivrea: quella di omicidio volontario con dolo eventuale.
I 24 indagati, infatti, 21 persone fisiche e 3 società, sono finiti nell'inchiesta della procura eporediese, a vario titolo, per omicidio colposo in relazione all'incidente. La procura di Ivrea ha chiuso le indagini sulla strage. Gli indagati sono complessivamente 24 (21 persone e 3 società): le società indagate sono Rfi, Sigifer di Borgo Vercelli e Clf di Bologna.
Tra le ventuno persone indagate figurano anche due ex amministratori di Rfi. Sono Vera Fiorani, amministratore delegato dell'azienda fino al 19 maggio 2023, e il successore Gianpiero Strisciuglio che è rimasto in carica fino al marzo 2025. Entrambi, nell'ambito dell'inchiesta per omicidio colposo, sono chiamati in causa in quanto datori di lavoro.
I dipendenti di Sigifer Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera quella sera di quasi due anni fa furono travolti e uccisi mentre lavoravano sui binari nella stazione di Brandizzo, investiti da un treno in transito sulla linea Milano-Torino, in viaggio a 160 chilometri all'ora.