GUIMARAES (Portogallo)- È un brutto momento e il Trap ha la faccia tirata. Dice di essere necessariamente ermetico perché ci ha detto sempre tutto, forse troppo. Poi dice che anche stavolta di formazione non si può parlare perché, oltre agli squalificati Totti, Cannavaro e Gattuso, c'è da fare i conti con gli infortunati: «Vieri ha una leggera reazione al ginocchio e vedremo domani; Perrotta ha preso una brutta botta ai gemelli, l'ho lasciato tranquillo, ma sono ottimista; per Zanetti perdura il dolore inguinale e valuteremo. «E si capisce che è assai difficile che giochi: « Abbiamo chi fa al caso nostro. Non è detto che giochiamo a rombo».
La verità è che il c.t. è in difficoltà per la formazione e ci rimanda a quella schierata con la Svezia. «Possiamo giocare con gli stessi uomini e adeguare il modo di stare in campo all'avversario.» Poi fa una chiosa: «C'è un patto di coesione fra i giocatori perché vogliamo uscire a testa alta da questa partita. Le motivazioni ci sono. Stasera farò il solito giro delle camere: chi giocherà mi deve garantire di star bene. Ognuno sarà responsabile della propria condizione. Cercheremo di non cambiare lo schema, ma dobbiamo tener presenti gli avversari e gli uomini che riusciremo a mandare in campo. Ho sempre detto che abbiamo due squadre e quindi chi giocherà dovrà garantire un impegno superiore».
Quel che è successo in questi giorni influirà sul morale della squadra?
«Ciò che s'è detto e fatto noi non lo abbiamo vissuto». Il riferimento è alle polemiche di Vieri dei giorni scorsi con la stampa per certi articoli che parlavano di una lite fra Bobo e Buffon alla fine della gara con la Svezia, ma il Trap non ne fa cenno. «È un turno che si può superare -dice - perché sono sicuro che Danimarca e Svezia giocheranno una partita onesta. Io ho fatto il giocatore per tanti anni. Quando un attore va sul palcoscenico e ci sono gli spettatori, i tifosi, sono convinto che si comporta correttamente perché io ho sempre giocato onestamente».
Ha pensato che per lei potrebbe essere l'ultima panchina? Che riflessione ha fatto?
«Nessuna. Io ho sempre fatto il mio dovere. Anche dopo la Corea ero nelle stesse condizioni.»
Non ci sono rischi di rilassamento, di sfiducia, visto che in qualche modo si dipende dagli altri?
«No. Ho detto e dirò ai ragazzi di non pensare a quel che succede sull'altro campo. Tutto è possibile ancora e anche ai Mondiali, affrontammo il Messico aspettando il risultato della Croazia.»
Si giocherà con il 4-3-3?
«Giocheremo con il solito schema, lo ripeto, anche perché ho uno o due giocatori che sono in grado di modificare il nostro atteggiamento tattico».
Non c'è il pericolo che qualcuno voglia tirarsi indietro?
«Il nostro è un gruppo responsabile, come ha dimostrato nelle partite precedenti. Da quello che ci siamo detti, vi posso assicurare che il gruppo ha preteso che chi va in campo dia tutto.»
Insomma, cosa si aspetta?
«Buon gioco e vittoria. Poi vedrete che i venti cambiano: libeccio, grecale».
Franco Zuccalà
Lunedì 21 Giugno 2004, 22:27
27 Ottobre 2024, 20:28