Partita chiusa sulle presidenze di commissione alla Camera, oggi si passa al Senato. A Montecitorio tiene l’intesa raggiunta nella maggioranza, con sette presidenze a Fratelli d’Italia, quattro alla Lega e tre a Forza Italia. A Palazzo Madama FdI dovrebbe incassarne cinque, i leghisti tre e gli azzurri due.
Giulio Tremonti, vicino a Giorgia Meloni, è il nuovo presidente della commissione Esteri; il forzista Giuseppe Mangialavori è al vertice della Bilancio e avrà come vicepresidente il pugliese Gianmauro Dell’Olio (M5S). «Ringrazio i miei colleghi di Commissione per la fiducia che mi hanno accordato - dichiara Dell’Olio - e mi impegnerò per essere all'altezza del ruolo affidatomi, sicuro di poter contare sull'esperienza raccolta e già maturata in Senato». Alberto Gusmeroli della Lega a capo delle Attività Produttive. Il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera è Nazario Pagano (FI), quello della Giustizia è Ciro Maschio (FdI). Il leghista Antonino Minardo presiederà la Difesa. Marco Osnato (FdI), a capo della Finanze. Sempre da Fratelli d’Italia vengono i nuovi presidenti della Cultura, Federico Mollicone, il neopresidente della Trasporti (Salvatore Deidda) e dell’Ambiente, Mauro Rotelli. Al suo fianco, come vice presidente, un’altra esponente pugliese dei pentastellati, Patty L’Abbate, che dichiara: «Transizione ecologica e tutela dell' ambientale, il Movimento 5 Stelle si batterà con tutte le proprie forze affinché questo governo comprenda che non si può tornare indietro, come nel caso delle trivelle, ma si deve procedere con l'innovazione green e l'economia circolare». Al vertice della commissione Lavoro ci sarà un altro parlamentare di FdI, Walter Rizzetto, a capo della Affari Sociali, invece, viene eletto l’azzurro Ugo Cappellacci. Mirco Carloni (Lega) presiederà l’Agricoltura; Alessandro Giglio Vigna, dello stesso partito, guiderà la Politiche Ue.
A Palazzo Madama i nomi che circolano per FdI sono: Alberto Balboni per gli Affari Costituzionali; Nicola Calandrini per il Bilancio; Luca De Carlo per Industria e Agricoltura; Francesco Zaffini per la Sanità; Giulio Terzi di Sant'Agata per le Politiche europee. I tre presidenti leghisti dovrebbero essere Giulia Bongiorno alla Giustizia, Massimo Garavaglia alla Finanze e il pugliese Roberto Marti alla Cultura. Forza Italia incasserebbe la riconferma di Stefania Craxi alla Esteri, mentre sull'Ambiente si tratta ancora.