Puglia

Consulenze illegittime, la Regione presenta il conto agli ex capigruppo

Massimiliano Scagliarini

Partono le diffide dopo le condanne della Corte dei conti a risarcire 264mila euro: in tre (tra cui la grillina Di Bari) rischiano la decadenza

BARI - Sette capigruppo in carica nell’ultimo scorcio della scorsa legislatura regionale dovranno restituire i 264mila euro illegittimamente erogati ai rispettivi portaborse, sulla base delle condanne della Corte dei conti che hanno rilevato la mancata copertura finanziaria dei contratti. Nonostante la leggina che il Consiglio ha approvato a dicembre per sterilizzare le sentenze, la Regione è stata obbligata a presentare il conto: il segretario generale del Consiglio, Mimma Gattulli, sta infatti per procedere con la messa in mora. Aprendo così un nuovo caso simile a quello che, due settimane fa, ha riguardato l’ormai ex assessore Gianni Stea.

Il debito stabilito nelle sentenze contabili è in capo ai capigruppo (nella loro qualità di legali rappresentanti), fatta salva la possibilità di rivalersi sui colleghi. A parte il Pd (l’ex capogruppo Paolo Campo sta pagando a rate un debito di 9mila euro), gli altri gruppi hanno fatto appello e sono stati condannati in via definitiva. Forza Italia (con Nino Marmo) deve dunque restituire 14.579 euro, i Cinque Stelle (con Grazia Di Bari) devono 112.242 euro, Senso Civico (con Sabino Zinni) deve 6.300 euro, i Popolari (Napoleone Cera) 2.400 euro, Puglia con Emiliano (con Paolo Pellegrino) per 16.957 euro, il Gruppo Misto (Mario Pendinelli) 87.800 euro. A questi si aggiunge la lista Schittulli (Gianni De Leonardis) condannata a restituire 24.000 euro per illegittimi rimborsi a piè di lista accordati ai collaboratori...

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