L’accordo c’è e l’investitura arriva direttamente dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi: il penalista barese Francesco Paolo Sisto sarà con tutta probabilità viceministro alla Giustizia. Si va concludendo così la lunga trattativa che ha visto l’ex deputato – oggi senatore – forzista in lizza, e a lungo, per diventare il nuovo ministro della Giustizia. Saltata poi la nomina, i vertici azzurri hanno fatto comunque confluire la propria indicazione su Sisto che va a ricoprire una delle – poche - caselle di sottogoverno riservate alla Puglia. I nodi saranno sciolti definitivamente nelle prossime ore, l’idea del presidente Giorgia Meloni è arrivare a lunedì con le idee chiare, per potersi concentrare totalmente sull’attività di governo. Ed è perciò per questo motivo che i partiti stanno lavorando alacremente per trovare la quadra. Restando in casa Fi, e parlando ancora di Puglia, in pole permangono Dario Damiani, senatore riconfermato e il commissario regionale Mauro D’Attis, ugualmente riconfermato alla Camera, che dovrebbe essere premiato per il buon risultato ottenuto dal partito alle politiche in Puglia. Nel duello per la delega all’Editoria, che ha visto coinvolto anche l’uscente Giuseppe Moles, lucano, alla fine dovrebbe spuntarla il senatore, e giornalista, Alberto Barachini. Sul fronte di Fratelli d’Italia, ormai sembra cosa fatta per il coordinatore regionale Marcello Gemmato, riconfermato deputato. Ma, secondo le ultime indiscrezioni, al fedelissimo della premier non andrebbe l’incarico di sottosegretario alla Salute, bensì la presidenza della commissione che, come noto, sarebbe anche maggiormente gradita dal diretto interessato. Eletto in Puglia è anche il probabile delegato all’Attuazione del programma, il senatore Giovanbattista Fazzolari, ideologo del partito. E arriva anche la conferma definitiva che non ci sarà niente da fare per le donne meloniane pugliesi: nonostante il buon risultato nei duelli nei collegi uninominali, al netto di un clamoroso dietro-front, nessuna sarà chiamata ad incarichi di sottogoverno. Tra i non pugliesi eletti in Puglia in odore di incarico, il borsino indica ancora Alessandro Colucci (al Mef) di Noi Moderati. E resta un «giallo» la questione Lega, con la forte possibilità che, alla fine, per nessuno degli eletti pugliesi possa arrivare la nomina. In lizza ci sono il deputato Rossano Sasso e il senatore Roberto Marti, entrambi riconfermati il 25 settembre. Il primo, sottosegretario all’Istruzione uscente, difficilmente potrà essere confermato, non foss’altro perché il ministero stesso è già andato al Carroccio. Il secondo, segretario regionale del partito in Puglia, invece, sarebbe in pole, magari per un incarico ai Trasporti. Tra i due, nel caso ci fosse un incarico disponibile, Marti viene indicato più sicuro di Sasso, ma le trattative non sono ancora definitivamente chiuse e tutto può succedere.

La ritrovata sintonia tra Berlusconi, Ronzulli e il premier
Venerdì 28 Ottobre 2022, 13:14