LA POLITICA
Emiliano battezza «Per la Puglia»: il civismo rafforza i progressisti
In consiglio regionale Tammacco sarà il capogruppo. Stea riorganizza i «Popolari»
Bari - Il giardino del centrosinistra pugliese si consolida con un nuovo cespuglio civico: è quello di «Per la Puglia», il gruppo che in consiglio regionale potrà contare su Mauro Vizzino, Sergio Clemente e Saverio Tammacco (eletto nella lista di centrodestra Puglia Domani, sarà capogruppo), e in giunta su Sebastiano Leo. La sigla centrista nasce dalla scissione dalla lista «Popolari con Emiliano». Il progetto è stato presentato dal governatore Michele Emiliano che ha considera il nuovo sodalizio civico un puntello per «il campo largo della coalizione progressista».
L’obiettivo è accrescere i consensi della «coalizione dei pugliesi» e farli pesare nelle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento. Spiega Emiliano: «Sia nelle amministrative che nelle politiche, che sono tra otto mesi, questa lista, come le altre che sostengono la maggioranza in Consiglio regionale, è pronta a ragionare per supportare» i candidati della coalizione che si contrapporrà alle destre. La forza del civismo nel parlamentino regionale e negli equilibri politici della Puglia è mal digerita da una parte del Pd regionale. Emiliano però tira dritto: «Ci auguriamo - ha argomentato il presidente della giunta - che questa cosa faccia piacere a qualcuno, perché ho visto che quando vai dal Pd e gli dici ‘guarda che dobbiamo votarti’ qualcuno si agita, si agita perché teme che la vicinanza del civismo possa in qualche maniera alterare gli equilibri interni del Pd. Ma questa lista, come le altre, è alleata del Partito democratico. E in questa grande alleanza che sostiene l'amministrazione regionale c’è lo spazio per una idea anche dell'Italia, non solo della Puglia».
Poi una considerazione molto netta: è utile avere «maggiore affetto nei confronti del civismo al quale noi dobbiamo le nostre vittorie elettorali». Da qui un excursus storico che risale alla sua prima campagna elettorale per il Comune di Bari nel 2004: «Sono stato il fondatore del Pd insieme a tanti altri, ma devo ammettere che il progetto del Pd non sarebbe mai riuscito, neanche alle comunali di Bari a sostenere da solo il peso di vincere tante campagne elettorali. Ci siamo riusciti grazie ad un lavoro sul civismo che gli ha dato forma e contenuto politico». La sintesi: senza civismo - compreso quello di destra eretica come l’esperienza di «Andare oltre» del sindaco di Nardò Pippi Mellone o quello degli ex berlusconiani Massimo Cassano e Gianni Stea - l'esito delle contese elettorali poteva essere ben differente.
Emiliano ha rivolto infine lo sguardo alla situazione politica nazionale elogiando il governo guidato dall’ex banchiere della Bce: «Se già prima della crisi ucraina qualcuno sosteneva che Draghi fosse indispensabile all'Italia anche nella prossima legislatura», ora «bisogna dare al presidente Draghi un orizzonte chiaro su come le forze politiche italiane pensano di sostenere il suo governo anche nella prossima legislatura». Lunga vita, questo l’auspicio del governatore pugliese, anche alla «strana alleanza» che sostiene Draghi a Palazzo Chigi.
Continua, infine, il lavoro politico dei Popolari-Popolari con Emiliano, nonostante la frattura con i tre fuoriusciti. L’assessore Gianni Stea, in sintonia con l’ex senatore Totò Ruggeri, già tesoriere Udc: «Si lavora già alla lista che sarà presentata alle regionali del 2025». Resta nei Popolari Massimiliano Stellato, capogruppo in Via Gentile (da tempo indiscrezioni lo danno in direzione Lega), ma su Taranto rinuncia all’incarico nel movimento per le dinamiche che lo hanno portato a sostenere, con il centrodestra, l’ex Pd Walter Musillo come candidato sindaco. (michele de feudis)
Il governatore elogia Draghi«Bisogna dare al premier un orizzonte anche per la prossima legislatura»