ROMA - Il maltempo diffuso registrato nel mese di dicembre e nel solstizio d'inverno «è inusuale per intensità e ripetersi di pioggia e raffiche di vento, ma non delinea un quadro meteo eccezionale». Lo ha detto all'Ansa Daniele Izzo, meteorologo di Meteo Expert, che tuttavia ha sottolineato l’anomalia di questo mese di dicembre: «Un dicembre anomalo perché molto piovoso e con precipitazioni abbondanti che arrivano dall’Atlantico in diverse zone del Paese».
A scatenare i venti sembra essere l’area depressionaria che si è creata nel Nord Italia, con pressioni differenti nelle aree circostanti, che ha generato venti di oltre 150 km/h. «Si è creato un vortice molto profondo in Liguria - ha precisato Izzo - con isobare molto ravvicinate in poco spazio. Ed è notevole la differenza di pressione tra Nord Italia e la fascia che va dalle Canarie al Marocco fino all’Algeria. Lì in Africa, nella fascia del Maghreb, la pressione al livello del mare è a quota 1030, da noi, a distanza di meno di mille chilometri, a 980. E’ una differenza molto significativa, all’origine del ripetersi di venti impetuosi. In Francia e in Nord Europa - ha poi ricordato - sono più abituati a tempeste con raffiche che superano i 100km/h, anche i 150 km/h. Anche in Italia però non è così inusuale avere venti che possono arrivare a queste velocità, basti ricordare i milioni di alberi caduti in Trentino e in Veneto, nella foresta di Vaia, e le mareggiate nel Tirreno».
Inoltre, secondo Meteo Expert il Natale con alte temperature non è poi una novità: «Negli ultimi anni - ha osservato - dicembre è stato spesso, sempre più spesso, mite. Il freddo sembra tipico invece a gennaio e febbraio. Quest’anno l’autunno si è chiuso con precipitazioni abbondanti per le correnti di origine atlantica e temperature miti». Sul fronte delle previsioni, per Meteo Expert, «l'ultima perturbazione, in rapido allontanamento, verrà seguita da venti nord-occidentali burrascosi che insisteranno in gran parte del Paese nella giornata di lunedì, accompagnati ancora da un pò di instabilità al Sud. Seguirà un graduale rinforzo dell’alta pressione che, già dalla Vigilia, garantirà una situazione più stabile e tranquilla con ampio spazio per il sole». Sarà raro dunque montare le catene da neve.