Biancorossi
Bari, strada sempre più in salita: anche il terzo posto è un miraggio
Il dado è quasi tratto. I risultati dei recuperi giocati ieri nel girone C di serie C delineano i playoff del Bari. Il successo del Catanzaro sulla Juve Stabia, infatti, rende una chimera anche il terzo posto per i Galletti che si ritrovano a quattro lunghezze dai calabresi, per giunta con lo scontro diretto (1-0 per i biancorossi al San Nicola, 2-0 per i rivali al ritorno) a sfavore. Dura, quindi, immaginare che il Catanzaro ottenga meno di due punti nei match contro Viterbese (in trasferta) e Monopoli in casa. Persino utopico tenere il mirino sull’Avellino (attualmente secondo), raggiungibile solo per la matematica: nei confronti degli irpini, i pugliesi vantano il vantaggio nel confronto diretto (4-1 a Bari, 0-1 al Partenio), ma per un eventuale aggancio i campani dovrebbero perdere sia tra le mura amiche con il Teramo, sia il derby con la Cavese ultima in classifica. Una congiuntura pressoché impossibile.
I cinque punti di vantaggio su Juve Stabia e Catania, invece, rendono praticamente inattaccabile il quarto posto di capitan Di Cesare e compagni. Tale posizione potrebbe ancora rendere possibile l’approdo diretto alla fase finale dei playoff, ma solo a condizione di essere la migliore quarta dei tre gironi. Il diverso numero di match disputati (il raggruppamento C conta una squadra in meno rispetto agli altri due gruppi) impone l’adozione di un coefficiente moltiplicatore per il raffronto. Dunque, i 60 punti del Bari vanno moltiplicati per 1,05555556 (il valore del coefficiente) per avviare il paragone con i gironi A e B: i biancorossi si ritroverebbero quindi a 63,33, in rassicurante vantaggio rispetto al Renate (a quota 61 nel gruppo A), ma in netto ritardo sul Modena che vanta 66 punti nel girone B. Tradotto, al Bari potrebbe non bastare battere la Turris (domenica a Torre del Greco alle 17,30) ed il Bisceglie (il 2 maggio in casa alle 20,30), qualora gli emiliani raccolgano almeno quattro punti nei prossimi 180’ che li vedranno impegnati in casa contro il Legnago, quindi in trasferta con la Virtus Verona.
Secondo logica, quindi, i biancorossi comincerebbero la loro corsa dal secondo turno preliminare (salterebbero solo la prima fase all’interno del girone), con una montagna di nove ipotetici turni verso la serie B. Il debutto avverrebbe mercoledì 12 maggio contro la peggiore qualificata tra le vincenti del primo turno: eppure, potrebbe emergere una rivale temibile come il Palermo o palesarsi un derby con il Foggia, solo per citare alcuni incroci sulla carta complicati. In virtù della migliore posizione in classifica, basterebbe, tuttavia, anche il pareggio per accedere alla fase nazionale. Qui il Bari (in virtù della migliore classifica rispetto alla quarta del gruppo A) potrebbe ritrovarsi con lo status di quinta testa di serie, con la possibilità di giocare la gara di ritorno (turno in scena tra il 16 ed il 20 maggio) in casa e passare anche in caso di doppia parità. Dai quarti di finale (24-28 maggio) in poi (a meno di crollo contemporaneo di tutte le migliori classificate rispetto al Bari), questo vantaggio decadrebbe: la truppa di Auteri giocherebbe il ritorno in trasferta e sarebbe costretta a vincere almeno uno dei due match. Nelle semifinali (1-5 giugno) e in finale (9-13 giugno) i benefit sono annullati per tutti: sorteggio integrale e, con il risultato in equilibrio, si procede con tempi supplementari e calci di rigore.
Insomma, la strada è in salita: Auteri, però, è tornato con la convinzione di poter centrare l’impresa. E la sua determinazione può essere un buon punto di partenza.