serie C
Bari, il battesimo secondo Auteri: «Umili, ma feroci fin da subito»
La prima sfida contro il Francavilla: si gioca in 11 ma le sostituzioni sono ben cinque
«Siamo pronti». Il mercato è in corso, il campionato si apre in uno dei contesti più ricchi di incognite di sempre, l’imperativo è vincere. Eppure, Gaetano Auteri non cerca alibi. Ha troppa esperienza, il tecnico del Bari, per farsi travolgere da aspettative e pressioni. L’allenatore siciliano conosce perfettamente le regole del gioco. In lui, sembra più forte la curiosità di scoprire la sua creatura piuttosto che i timori di una partenza complicata, tra gare ravvicinate (compresi gli intermezzi di Coppa Italia) ed un inizio che costringerà i biancorossi a giocare in trasferta ben tre delle prime quattro giornate. Cominciando da un cliente ostico come la Virtus Francavilla. «Da quando sono arrivato – spiega il coach di Floridia – ho sempre visto la massima disponibilità al lavoro e all’apprendimento, nonché un atteggiamento umile e propositivo da parte dei ragazzi. Siamo reduci da una settimana positiva. È vero, qualcosa nell’organico va completata, così come la prima gara porta con sé tante domande perché non si potrà essere perfettamente rodati. Peraltro, noi siamo partiti in leggero ritardo. Ma dobbiamo mantenere equilibrio e serenità. Le pressioni ci sarebbero state in qualsiasi contesto, non solo in serie C. Perché Bari è tra le prime cinque-sei piazze italiane ed è scontato che le aspettative siano massimali. Per tutti gli avversari noi “siamo il Bari” e saremo considerati come la grande favorita. Al nostro interno, però, dovremo ricordare sempre che non esistono diritti acquisiti: tutto passa dal campo, partita dopo partita. Perciò, pensiamo a saper imporre la nostra filosofia e a interpretare ogni sfida per essere padroni del nostro destino. Il campionato non si deciderà in pochi mesi, nemmeno se dovessimo vincere cinque incontri di fila. I conti si faranno ad inizio marzo: ora bisogna costruire».
Insegna calcio, Auteri. E vuole imprimere nelle sue squadre una precisa identità. Ma ha sovente sottolineato che in certe occasioni servirà il volto più sporco e la capacità di soffrire. Peculiarità che saranno preziose a Francavilla. «Sarà un battesimo probante», argomenta l’allenatore biancorosso. «Affrontiamo una compagine che ormai è una realtà consolidata nella categoria. Studiano uno spartito ben preciso, puntano sulla continuità che viene anche dalla guida tecnica. Sarà un match dai valori agonistici alti e noi dovremo reggere l’impatto. Mi preoccupa meno l’aspetto del campo: è un sintetico che permette di giocare e le dimensioni non sono tra le più piccole della categoria. Insomma, avremo l’opportunità di esprimere le nostre caratteristiche. Ed una cosa deve essere chiara: le scelte iniziali non saranno mai condizionanti. Si gioca in undici, ma le sostituzioni sono ben cinque. Perciò, è determinante l’apporto dell’intera rosa: tutti devono sentirsi coinvolti in questa missione».