Serie C
Bari, il mercato è un rebus: tre «ciliegine» per Vivarini
Il trequartista resta la priorità: Tremolada un’idea stuzzicante
BARI - Per qualcuno potrebbe già essere stata l’ultima recita in biancorosso. Per altri la passerella dell’addio al Bari potrebbe presentarsi domenica prossima. La pausa natalizia archivierà la prima parte della stagione, ma soprattutto traccerà l’esito definitivo dell’analisi condotta da Vincenzo Vivarini in chiave mercato.
L’attenzione generale nella città del pallone è rivolta agli acquisti promessi dal presidente Luigi De Laurentiis («ci saranno sorprese», le parole del massimo dirigente dei galletti): una o due punte (oltre Stefano Moreo dell’Empoli ed Eric Lanini della Juventus Under 23, circola il nome di Luca Vido del Crotone), un trequartista (seguito Luca Tremolada del Brescia) e un difensore. Ma a ogni arrivo corrisponderà almeno una partenza. Perché la società crede nel rispetto del budget e non intende sperperare risorse, pur nella ferrea volontà di centrare la promozione in serie B.
Diversi sono i calciatori in bilico. Virtualmente chiusa ormai l’esperienza barese di Tomasz Kupisz e Franco Ferrari. L’esterno polacco ha avuto fiducia incondizionata nell’era di Giovanni Cornacchini disputando sia le prime cinque gare di campionato, sia i due impegni in Coppa Italia di serie C. Lo stesso Vivarini lo aveva utilizzato con continuità all’inizio del suo percorso barese, senza, però, ricevere le risposte sperate. Da sei turni Kupisz (che ieri ha interrotto prima l’allenamento per motivi precauzionali) rimane in panchina senza disputare nemmeno un minuto, anche condizionato dal 4-3-1-2 che stride con le sue caratteristiche: con appena dieci presenze accumulate finora, è inevitabile che cerchi una soluzione in grado di rilanciarlo. Non possono bastare a Roberto Floriano i nove gettoni accumulati in un girone d’andata che mai lo ha visto titolare. Attualmente è l’alternativa di Terrani da trequartista: un ruolo che non sembra digerire, sentendosi un esterno offensivo puro.
In serie D lo corteggiano in tanti: Casarano, Foggia, Cerignola hanno più volte sondato il 32enne che, però, preferirebbe mantenere almeno la serie C. Più duttile è Samuele Neglia: anche lui ala che, però, ha maggiori attitudini ad agire sia da fantasista, sia da seconda punta. Pochi, però, i suoi squilli dipanati in nove apparizioni delle quali appena due dall’inizio. Anche per lui, il mercato in D è ricco di proposte: le considererà o aspetterà chiamate più prestigiose? Restando nel reparto avanzato, è una concreta ipotesi il ritorno di Franco Ferrari al Piacenza, club in cui ha militato da gennaio a giugno scorsi. L’argentino non si sposa con il calcio votato alla ricerca di scambi stretti e scatti in profondità impostato da Vivarini: 12 presenze, mai titolare dopo il ribaltone in panchina e una sola rete rappresentano un bottino gramo per un 23enne bisognoso di continuità.
Fin qui, il poker di partenti probabili. Ma ci sono altre situazioni in potenziale evoluzione. Manuel Scavone (sta recuperando da una distorsione alla caviglia), Theophilus Awua e Michael Folorunsho sono al momento nelle gerarchie sotto Hamlili, Bianco e Schiavone.
Scontato che avranno comunque spazio e chance, né il Bari intende privarsene: occorre, tuttavia, capire se loro esamineranno altre opportunità. Tra i giovani, infine, potrebbe rimanere Giuseppe Esposito, il difensore centrale arrivato dal Napoli e utilizzato solo nella parte finale della sfida di Rende. Il terzino Bruno Cascione, invece, è l’unico calciatore di movimento ancora a zero nel minutaggio: dovrebbe essere prestato ad una tra Foggia e Taranto.