Lega Pro
Il Bari a passeggio nella storia: amarcord al vecchio Cibali
Vivarini all'esame Catania, si chiude un ciclo durissimo
Si chiude con la trasferta di Catania il ciclo ad altissima tensione del Bari. Il calendario aveva posto subito notevoli ostacoli nel primo mese di Vincenzo Vivarini sulla panchina biancorossa: dal debutto contro la rivelazione Monopoli agli scontri sulla carta più semplici (ma proprio per questo da non fallire) con Picerno e Cavese, fino al confronto diretto con la Ternana e alla settimana contraddistinta dai tre impegni in rapida successione: Avellino in trasferta, altro confronto diretto con il Catanzaro, quindi il viaggio in Sicilia per una sfida dal grande blasone e dal sapore antico.
È il primo confronto diretto fuori casa per l’allenatore abruzzese che, dopo aver aggiustato lo score tra le mura amiche con tre vittorie di fila, ora cerca la quadratura pure lontano dal San Nicola. D’altra parte, Vivarini ha puntualmente dichiarato di volere una squadra in grado di dominare dovunque: lo impone il rango del Bari, nonché la filosofia che intende imprimere il coach originario di Ari. Il Catania, in teoria, è in piena crisi: 16 punti ripartiti in cinque vittorie, un pareggio e cinque sconfitte. In panchina non c’è più Andrea Camplone (sarebbe stato un ex, data la sua esperienza sulla panchina dei galletti da gennaio a maggio 2016), ma Cristiano Lucarelli che ha rilevato il trainer pescarese dopo il clamoroso 5-0 incassato dalla Vibonese. Il neo allenatore (ex bomber del Lecce da calciatore) ha, però, debuttato pareggiando con il Bisceglie mercoledì scorso: la crisi, dunque, è all’apparenza ancora in atto.
Doveroso, dunque, per il Bari provare ad approfittarne. Soprattutto perché in classifica le dirette concorrenti corrono e in vetta c’è una compagine attrezzata come la Reggina, alla quale non sarà semplice recuperare quattro lunghezze di svantaggio. L’intenzione di Vivarini sarebbe dare continuità all’assetto che ha fruttato 14 punti nei sei turni sotto la sua gestione, ma diversi elementi hanno accusato acciacchi nel vittorioso turno infrasettimanale con il Catanzaro. E se in difesa dovrebbe recuperare Di Cesare che comporrà il terzetto in retroguardia con Sabbione e Perrotta (con Berra e Costa laterali), vanno sciolti vari dubbi in un centrocampo già privo dell’infortunato Hamlili, non convocato al pari di D’Ursi. In mediana, infatti, sono in dubbio Bianco e Scavone. Se dovesse mancare uno dei due, la soluzione sarà comunque Schiavone regista con Bianco (o Scavone, a seconda di chi darà le maggiori garanzie) dirottato mezzala ed Awua confermato altro interno. Se, invece, non dovessero farcela entrambi, allora potrebbe essere lanciato Terrani nei panni di mezzala fin dal primo minuto. In tal caso, ne scaturirebbe un assetto a decisa propensione offensiva, ma in fondo il Bari dovrà comunque provare ad aggredire un avversario presumibilmente provato sul piano nervoso e destinato a confrontarsi con un ambiente deluso. Non ci sono dubbi, infine, in attacco. Antenucci (ex di turno: 15 presenze ed un gol con gli etnei nel periodo dal 2010 al 2012) sta smaltendo una noia alla schiena, ma ci sarà per comporre il tandem di punta con Simone Simeri.