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La sfida del Petruzzelli: manifesto per l’alta formazione

Il teatro Petruzzelli apre le sue porte al mondo della formazione con la pubblicazione del Manifesto per il sostegno di progetti di alta formazione musicale in Puglia, presentato l’11 luglio scorso nella sala giunta del Comune di Bari alla presenza delle prime istituzioni musicali che hanno aderito all’iniziativa. Hanno partecipato all’iniziativa l’assessora alla Cultura della Regione Puglia, Viviana Matrangola e l’assessora alle Culture del Comune di Bari, Paola Romano.

Il Manifesto è rivolto alle istituzioni di alta formazione musicale e coreutica (A.F.A.M.) ed in particolare ai Conservatori musicali ed agli Istituti musicali pareggiati ed al vivaio costituito dalle scuole musicali di secondo grado, licei musicali, licei musicali e coreutici, attivi nel territorio pugliese, affinché offrano percorsi di studio concordati e aderenti alle esigenze artistiche del Teatro Petruzzelli.

L’iniziativa nasce da un primo momento di condivisione dei due promotori Nicola Grazioso, attuale sovrintendente ad interim del Petruzzelli e Fabio Diomede, presidente del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, ai quali poniamo alcune domande sull’iniziativa.

Dott. Grazioso, perché un Manifesto?

«L’idea di un Manifesto scaturisce dalla volontà di condividere con le istituzioni di alta formazione musicale e coreutica un’idea di collaborazione sistemica e prospettica, che generi nel tempo un allineamento della formazione dei giovani musicisti alle esigenze produttive del più grande teatro d’opera pugliese. Pertanto, abbiamo ritenuto necessario dichiarare i principi ispiratori e gli obiettivi che vogliamo perseguire con gli istituti che aderiranno all’iniziativa. Riteniamo che la Fondazione Petruzzelli, quale palcoscenico più prestigioso della regione, abbia il dovere di collaborare con le istituzioni musicali nel costruire percorsi formativi di eccellenza che siano funzionali ai profili richiesti dal mondo del lavoro.

«La Puglia, come noto, è diventata una delle mete del turismo europeo, perché ha saputo operare a sistema, lo stesso che dobbiamo realizzare nel campo della formazione musicale d’eccellenza, affinché i giovani provenienti anche da altri territori, penso anche ai paesi del vicino est Europa, possano raggiungerci per formarsi nei nostri istituti di alta formazione musicale e coreutica, consapevoli di poter ottenere una adeguata formazione professionale, necessaria per accedere al mondo del lavoro artistico. Per fare questo abbiamo bisogno di condividere una strategia e di avere accanto le più prestigiose istituzioni di formazione musicali pugliesi.

«Oramai, sempre più di frequente, constatiamo che le nostre offerte di lavoro, dalle selezioni ai concorsi, si concludono senza alcun idoneo, per la mancanza di partecipanti di adeguato livello. Questo è un segnale preoccupante di cui dobbiamo occuparci, stimolando dal basso la crescita professionale ed artistica dei nostri ragazzi».

Quali iniziative il Petruzzelli ritiene siano necessarie per migliorare la formazione musicale dei ragazzi?

«In primis è necessario favire la partecipazione degli studenti alla stagione artistica, sia d’opera che sinfonica, per consentire loro di apprendere ed appassionarsi al mondo della musica. Inoltre, con un arricchimento dei percorsi di studio, consentendo alle istituzioni musicali di organizzare convegni-seminari-masterclass tenuti dagli artisti più rappresentativi, invitati dal Teatro Petruzzelli per esibirsi nel corso della stagione artistica. Infine, la Fondazione Petruzzelli intende aprirsi anche attraverso la realizzazione di specifici progetti di produzione concertistica aventi finalità didattiche, affinché si possa realizzare una simbiosi mutualistica tra i nostri comparti artistici e gli studenti più avanzati delle istituzioni aderenti al Manifesto.

«In questo ho trovato d’accordo sin dal principio il Presidente del Conservatorio Niccolò Piccinni, Fabio Diomede, ed il direttore Corrado Roselli, con i quale ho condiviso l’elaborazione del Manifesto. Sono molto contendo di aver ricevuto l’apprezzamento quasi immediato da parte del direttore del Conservatorio Nino Rota di Monopoli, Gianpaolo Schiavo.

«L’adesione al Manifesto è libera con il semplice invio di una PEC all’indirizzo adesionealmanifesto@pec.fondazionepetruzzelli.it, allegando la delibera di adesione approvata dall’organo di gestione dell’istituzione».

Dott. Diomede, il Conservatorio Niccolò Piccinni è il primo firmatario del Manifesto per l’Alta Formazione promosso dalla Fondazione Petruzzelli, cosa può dirci a riguardo?

«Con grande entusiasmo e reciproco desiderio di condivisione e promozione abbiamo aderito all’invito promosso dalla Fondazione Petruzzelli e dal Dott. Nicola Grazioso al quale rinnovo la mia personale gratitudine. Sin dai primi incontri con il Sopraintendente ad interim c’è stata immediata intesa ed apertura che spero possano essere davvero di buon auspicio per il concreto buon esito del “Manifesto”. Insieme riteniamo sia di assoluta importanza che due Enti di tale rilevanza per la città di Bari – La Fondazione Petruzzelli ed il Conservatorio N. Piccinni – abbiano formalizzato un accordo che in primo luogo afferma un principio cardine, ovvero l’istituzione di uno stabile reciproco dialogo che, a nostro parere, non potrà che essere foriero di crescita culturale e sociale per gli studenti, i musicisti e, di fatto, la cittadinanza tutta».

Quali pensa possano essere alcuni dei principali obiettivi da raggiungere?

«Gli obiettivi indicati nel Manifesto sono, invero, già abbastanza ambiziosi e spero possano essere raggiunti in modo organico e sistematico. Favorire, nel reciproco rispetto dell’indipendenza degli Enti, una sorta di punto di incontro tra offerta didattica e domanda di lavoro, incrementare la partecipazione degli studenti del Conservatorio a tutta la Stagione del Teatro Petruzzelli, nonché riuscire ad integrare la Stagione Lirica e Concertistica con convegni e Master Class da tenersi presso il Conservatorio Piccinni ritengo siano realistici obiettivi raggiungibili sin nell’immediato».

Ci sono altre ipotesi progettuali che possono essere condivise tra la Fondazione ed il Conservatorio Piccinni?

«Il “Manifesto” è già una base di lavoro estremamente ricca e riuscire a realizzare tutti gli obiettivi che sono insiti in tale documento sarebbe già un ottimo risultato. Per quanto mi riguarda resta un ulteriore sogno nel cassetto, ovvero realizzare un progetto congiunto tra La Fondazione Petruzzelli, il Conservatorio Piccinni, magari con il coinvolgimento di un’Agenzia regionale, teso a promuovere all’Estero i rispettivi Enti, la Cultura Italiana e, perché no, il nostro meraviglioso territorio»

 

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