La battaglia dei disabili gravi

Assegni di cura, sfida di Tuccino «Mi faccio staccare il respiratore»

Il noto ristoratore malato di Sla in campo contro un diritto negato da otto mesi. «La "stronza" entrò nella mia vita senza chiedere permesso e 740...»

NICOLA PEPE

BARI - L’impegno della Regione a erogare gli assegni di cura entro fine aprile ha infatti stemperato gli animi e riavviato il dialogo con i disagi gravi. Ma la tregua tra il governatore Michele Emiliano e i disabili gravissimi pugliesi, privati per otto mesi dell’assegno di cura e scesi in protesta sotto il palazzo della Regione, permette ora di avanzare più serenamente qualche riflessione sul futuro.

Intanto c'è chi è pronto ad alzare le barricate. «A nome di tutti i malati non autosufficenti che sono piu' di mille che non usufruiranno del sussidio, io Pasquale verrò Bari a guardarvi in faccia. E a Emiliano dico: senza fatti concreti vengo sotto il Palazzo e mi faccio staccare il respiratore a oltranza». Pasquale Centrone, più noto come «Tuccino», titolare dello storico ristorante sul mare di Polignano, da dieci anni combatte con la Sla: è immobile, si alimenta con un sondino, muove solo gli occhi, quelli attraverso i quali comunica e trasmette la sua personalità, quella del «guerriero». Lui comunica scrivendo con un visualizzatore oculare: dispensa post su Facebook o messaggi su whatsapp raggiungendo centinaia di persone ogni giorno.

Nonostante la malattia che lo inchioda su una sedia a rotelle, Pasquale non smette di battersi per il riconoscimento di quei diritti che considera sacrosanti. Quando parla della malattia, la chiama la «stronza» che «entrò nella mia vita vita senza bussare, senza chiedermi permesso, senza mod. 740, mod. isee, di quanti immobili avevo, di quanti componenti in famiglia fanno reddito. É questo che i dotti del welfare Puglia chiedono per avere un magro sussidio».

Scoprì la malattia d’inverno. «Da un po' di mesi soffrivo di crampi diffusi su tutti i muscoli, inciampavo spesso ed a volte cadevo, le mani stavano subendo una strana deformazione. Avevo anche degli strani fenomeni, il mio cervello per un paio di secondi si spegneva. Una rapida consultazione da un amico medico ed il responso lo percepii al volo ed in silenzio. Decisi di partire per un viaggio da favola, uno di quelli indimenticabili, sapevo che sarebbe stato l' ultimo ed i miei figli lo meritavano avermi accanto come non mai».

«Tuccino» è assistito da due badanti 24 ore su 24, da due sorelle e da una infermiera della Asl. E a chi gli fa notare che lui, rispetto ad altri, forse è un tantino più avvantaggiato risponde: «Dopo 32 anni di duro lavoro, centinaia e centinaia di migliaia di euro di tasse pagate mi merito questo. Il contributo deve avvenire da tutto ciò a prescindere». Pasquale Centrone, nel luglio di due anni fa, portò a Polignano una ventina di chef stellati per la Festa sul mare. Un evento di beneficenza finalizzato a raccogliere fondi per chi soffre, che ha già superato due edizioni con un esordio, due anni fa, con venti chef stellati provenienti da tutta Italia e il cantante Ron. Quest'anno la terza edizione: coincide con i 50 anni del noto ristorante.

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