BARI - Si è conclusa con «un accordo che salva tutti i lavoratori coinvolti» la vertenza dell’azienda di trasporto pugliese 'Marozzì che aveva avviato le procedure di licenziamento collettivo. Lo affermano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Fna. «Finalmente - dicono i sindacati - la vertenza si è conclusa con esito positivo ed, in considerazione della gravità del contesto, è soddisfacente il risultato raggiunto».
«L'accordo di oggi con la società, dopo un’estenuante confronto durato più di 30 ore consecutive ed anche grazie al contributo dei Ministeri del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti - spiegano i sindacati - individua soluzioni dignitose per i lavoratori coinvolti dalla procedura».
«Tra i termini dell’accordo - spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna - c'è l’accompagnamento alla pensione, l'incentivo all’esodo e, per i più giovani, la possibilità di optare tra la ricollocazione nell’arco di 24 mesi nelle autolinee Sita Sud con il riconoscimento del parametro posseduto e delle tutele previste dall’articolo 18, scongiurando l'applicazione delle tutele crescenti del Jobs Act; oppure, in tempi brevi, in aziende partner della Marozzi con la garanzia dell’applicazione del contratto collettivo di lavoro degli autoferrotranvieri e internavigatori e la possibilità, nei 30 mesi successivi, di esprimere un ripensamento e poter essere collocato in Sita».
«Dopo un percorso iniziato il 13 novembre scorso, data di apertura della procedura - concludono i sindacati - l’accordo di oggi restituisce dignità ai lavoratori che hanno contribuito a fare di Marozzi un’azienda leader del trasporto interregionale».