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Rimborsopoli M5S, coinvolti
altri due parlamentari pugliesi
Scagliusi: mille euro per le cure

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Rimborsopoli M5S, coinvoltialtri due parlamentari pugliesiScagliusi: mille euro per le cure

«Mi rimetto totalmente al giudizio dei probiviri. Chiedo solo di tenere conto che ho donato dei miei stipendi oltre 223 mila euro e che ho sbagliato una sola volta per mille euro»

Sabato 17 Febbraio 2018, 19:55

«Ho preso in prestito mille euro dei soldi a mia disposizione per dei controlli medici sulla mia persona che volevo rimanessero nascosti ai miei cari. Li ho già restituiti». Lo spiega Emanuele Scagliusi, deputato del Movimento 5 Stelle, intervenendo con un post Facebook sul suo coinvolgimento nelle mancate restituzioni di parte dello stipendio al fondo del microcredito dei cinquestelle.

Scagliusi, in corsa alle prossime elezioni Politiche nel collegio uninominale di Monopoli (Bari) per la Camera, e Francesco Cariello, deputato uscente e non riconfermato dal Movimento, sono entrambi pugliesi e tra i tre parlamentari indicati dalla trasmissione televisiva 'Le Ienè nell’anticipazione di contenuti sul nuovo servizio legato alla 'rimborsopoli cinquestellè.

«Ieri sera a Gioia del Colle (Bari) sono stato avvicinato da Filippo Roma de Le Iene che mi ha contestato un bonifico di agosto scorso in cui ho restituito mille euro in meno rispetto a quanto previsto. Mille euro che ho restituito nella rendicontazione successiva. La verità è che qualche mese fa ho avuto la necessità di fare una spesa personale di cui non volevo sapessero nulla né la mia compagna per non farla preoccupare né il mio collaboratore, che controlla la mia rendicontazione. In pratica, ho preso in prestito mille euro dei soldi a mia disposizione per dei controlli medici sulla mia persona che volevo rimanessero nascosti ai miei cari». Lo scrive su Fb il deputato M5S Emanuele Scagliusi spiegando di non aver detto ciò a Le Iene perché «non ho ritenuto opportuno davanti alle telecamere dire miei fatti personali».

Mi rimetto totalmente al giudizio dei probiviri. Chiedo solo di tenere conto che ho donato dei miei stipendi oltre 223 mila euro e che ho sbagliato una sola volta per mille euro giá restituite», spiega.

«Ho modificato la cifra sulla distinta del bonifico - ammette Scagliusi - per prendere i soldi senza che il mio collaboratore e la mia compagna se ne accorgessero. Questa è la vera leggerezza fatta e di cui chiedo profondamente scusa». «Ad oggi ho restituito - conclude Scagliusi - più di 223mila euro sul fondo del Microcredito per le piccole e medie imprese».

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