Il siderurgico
Ilva, Governo respinge proposta di Regione e Comune Taranto
Disponibilità per integrare il protocollo d'intesa presentato da Roma con alcune integrazioni sugli aspetti sanitari. Ma quanto avanzato dal territorio "non è condivisibile per motivi di merito e diritto".
«Non può essere condivisa per motivi di merito e di diritto» la proposta di accordo di programma sul'Ilva formulata dalla regione Puglia e dal comune di Taranto. C'è invece la disponibilità a firmare l’accordo di programma "con alcune integrazioni sugli aspetti sanitari» in base al protocollo d’intesa proposto dal governo il 3 gennaio scorso. E' questa la valutazione dei ministri dello sviluppo economico, dell’ambiente, della salute e della coesione territoriale che è stata comunicata oggi alla regione e al comune pugliesi.
Lo schema di accordo proposto prevede infatti modifiche e integrazioni sostanziali del Dpcm ambientale approvato dal Governo il 29 settembre 2017. La sua accettazione presupporrebbe dunque la necessità di una completa rielaborazione del piano industriale, del piano ambientale e della stessa offerta del soggetto aggiudicatario con conseguente azzeramento del lavoro fin qui fatto, significativo allungamento dei tempi (anche per l'avvio delle misure di ambientalizzazione quali la copertura dei parchi minerari), l’annullamento degli esiti della gara svolta ed il probabile avvio di contenziosi legali con l'acquirente.
Il documento trasmesso dalle amministrazioni motiva analiticamente i motivi di impercorribilità giuridica e sostanziale della proposta nei termini formulati ma, allo stesso tempo presenta un pacchetto di nuove proposte che attengono alla tutela sanitaria della popolazione. E' prevista infatti: - la costituzione di un tavolo tecnico coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, di natura inter-istituzionale e multidisciplinare, che riunisca le competenze disponibili al livello locale e nazionale, nei settori ambiente e salute, al fine di approfondire le attività di sorveglianza epidemiologica e di monitoraggio ambientale a tutela della salute della popolazione interessata. - l’adozione, d’intesa con le autorità preposte, di un Piano di attività di sorveglianza epidemiologica e di monitoraggio ambientale a favore della popolazione interessata.
Lo schema di protocollo, già trasmesso a tutte le parti interessate lo scorso 3 gennaio, conteneva già, comunque, nel rispetto della disciplina vigente, significativi rafforzamenti della fase esecutiva del Dpcm del 29 settembre 2017, volti a recepire le istanze manifestate dalle amministrazioni regionale e locali».