Buone notizie per il raddoppio della tratta Termoli-Lesina, dopo la mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale e presentata lo scorso 30 maggio scorso dal presidente del gruppo Alternativa Popolare Giannicola De Leonardis. «La mozione - rileva il consigliere - punta a sollecitare l’esecutivo regionale a richiedere l’impegno diretto del Governo nazionale per superare l’ostruzionismo della Regione Molise e sbloccare i lavori per il raddoppio della tratta ferroviaria Termoli-Lesina, l’unica a binario semplice della direttrice ferroviaria Adriatica Bologna-Lecce che si estende per 33 chilometri circa». Ricordiamo che in occasione della visita del ministro alle Infrastrutture Delrio in Capitanata, lo scorso 28 giugno, l’amministratore delegato di Rfi con poteri commissariali, Maurizio Gentile, aveva annunciato la pubblicazione del bando per l’inizio dei lavori nel tratto Lesina-Ripalta «entro fine anno».
La mozione pugliese punta ora a rimuovere ogni ostacolo sulla linea anche di tipo, evidentemente, politico. Il Molise, infatti, come si ricorderà protesta per il deturpamento della costa all’altezza di Campomarino lido e chiede a Rfi la costruzione di una galleria naturale di 900 metri con conseguente respingimento dei binari dalla costa nell’interno, ipotesi già scartata da Rfi poichè farebbe lievitare notevolmente i costi e allungherebbe di molto anche l’esecuzione dei lavori. «Da anni - ricorda De Leonardis - sono allo studio ipotesi progettuali per raddoppiare il binario lungo la tratta interessata, puntualmente vanificate dall’atteggiamento ostruzionistico manifestato dalla Regione Molise. Il Governo ha inserito tra gli interventi infrastrutturali da realizzare in via prioritaria, attraverso i Contratti Istituzionali di Sviluppo, pure un nuovo tracciato per il raddoppio della tratta Termoli-Lesina, con una parte in affiancamento (relativa alle tratte da Termoli a Campomarino e da Ripalta a Lesina) e una parte in variante (nella tratta da Campomarino a Ripalta, ove attualmente la ferrovia procede parallela alla costa). L’intervento così ipotizzato - ha aggiunto il consigliere eletto in Capitanata - eliminerebbe finalmente l’ultima strettoia su tale percorso, di riconosciuta rilevanza strategica».
