trasporti

Sud-Est, nuovi gli orari vecchie le proteste

Cambiano i turni del personale. I pendolari: «Ma continuano i ritardi»

BARI - I nuovi orari delle Ferrovie Sud-Est, entrati in vigore ieri insieme ai nuovi turni del personale, non sembrerebbero aver risolto l’ormai cronico problema dei ritardi che quotidianamente si registrano sulla principale rete privata pugliese. Le proteste dei pendolari, esplose attraverso i social network, sono infatti sempre le stesse: le corse del primo mattino, in particolare sull’anello di Bari, continuano a far registrare ritardi superiori ai 20 minuti, gli stessi che si sono verificati nelle corse del pomeriggio.

Nelle scorse settimane Fse ha lanciato un nuovo programma di esercizio ferroviario che interviene sugli orari ma, soprattutto, rivede l’organizzazione del lavoro. Si tratta di una «ottimizzazione» che ha eliminato gli spostamenti del personale, che per entrare in turno raggiungeva la propria sede di lavoro dalla propria residenza maturando una serie di indennità aggiuntive. I sindacati, però, stanno monitorando la situazione: in Fse viene utilizzato il contratto degli autoferrotramvieri che, sul punto, è meno chiaro e meno dettagliato rispetto al contratto nazionale delle ferrovie (in uso nel gruppo Fs) che l’azienda starebbe tentando di applicare.

Ma per gli utenti ciò che cambia, non poco, sono gli orari, che hanno visto anche la cancellazione di alcune corse a metà mattinata e nel pomeriggio. Solo che, a sentire i pendolari, la situazione è identica. «Hanno anticipato i treni del mattino di 10 minuti, ma questo non ha portato a risolvere il problema dei ritardi», è la lamentela più comune. E così, nel primo giorno di applicazione delle nuove regole, si sono registrate difficoltà, ad esempio sul Putignano-Bari utilizzato al mattino da studenti e lavoratori. In generale, i ritardi registrati sulla linea barese erano ieri attestati sui «consueti» 20 minuti, anche se secondo fonti aziendali non si sarebbero registrate particolari difficoltà: si temeva infatti che l’avvio dei nuovi turni potesse innescare una pioggia di defezioni tattiche da parte del personale, come avvenuto in un’occasione simile alcuni anni fa. Un effetto che però non c’è stato, a dimostrazione - proseguono le fonti aziendali - che i dipendenti hanno compreso il particolare momento attraversato dall’azienda, e sono pronti a fare la propria parte.

Va tuttavia detto che nell’annunciare i nuovi orari (che resteranno in vigore fino a giugno), le Sud-Est avevano annunciato tra gli obiettivi anche un recupero di puntualità. E che, in ogni caso, tengono conto della necessità di effettuare sulla linea gli interventi per l’installazione del sistema di sicurezza Scmt. Interventi che andranno avanti fino a tutto il 2018 e che dovrebbero consentire (sull’anello di Bari), dopo i collaudi, di superare l’attuale limitazione dei 50 chilometri l’ora.

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