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Spari a polizia a S. Severo
«Pianificato da due giorni»

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Spari a polizia a S. Severo«Pianificato da due giorni»

Intanto il consiglio regionale pugliese chiede l'istituzione di un distaccamento dell'antimafia nel Foggiano

Martedì 07 Marzo 2017, 14:46

18:34

SAN SEVERO (FOGGIA) - Un attentato pianificato, studiato nei dettagli per uno o due giorni: è l'ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori, impegnati a fare chiarezza su movente e organizzazione di quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica scorsi a San Severo, nel Foggiano, dove tre colpi di pistola calibro 9x21 sono stati sparati contro un furgone della polizia parcheggiato dinanzi ad un hotel. Un’ipotesi scaturita da un altro dettaglio emerso dagli accertamenti: l’auto usata dallo sparatore, poi ritrovata, era stata rubata due giorni prima a Termoli, quasi certamente per compiere l’attentato.

Gli investigatori - l’indagine è diretta dalla procura della Repubblica di Foggia - stanno visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona e lavorando su intercettazioni telefoniche e sulle tracce di alcuni cellulari captate da celle telefoniche della stessa area. Non è escluso che tutto questo porti a breve ad una svolta nelle indagini.

Nel frattempo la cittadina foggiana cerca di reagire agli assalti della criminalità. Un flash mob è stato organizzato spontaneamente per giovedì prossimo alle 19 dinanzi alla villa comunale e già arrivano le prime adesioni di organizzazioni ufficiali, come la Cgil.

L’Anci Puglia, nel frattempo, ha chiesto un incontro urgente con il ministro dell’Interno, Marco Minniti. «La situazione è preoccupante - ha dichiarato il presidente, Luigi Perrone - e richiede l’attenzione del governo e delle istituzioni preposte. Vi sono comunità che chiedono tranquillità e lo Stato deve dare un risposta urgente, a livello di contrasto e di prevenzione, come dice il procuratore antimafia Roberti: lo Stato deve meritarsi la fiducia dei cittadini».

Il presidente di Anci Puglia ha sottolineato che «fare il sindaco o l’assessore oggi è ancora più difficile. La nostra regione resta tra le prime d’Italia per frequenza di fenomeni intimidatori ai danni di amministratori locali». Oggi il consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal Movimento Cinque Stelle con la quale si chiede al governo di istituire a Foggia una sezione operativa della Direzione investigativa antimafia (Dia) e di dotare il territorio foggiano di una sottosezione della Sezione criminalità organizzata (Sco).

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