TARANTO - Nell’ufficio del procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo oggi si è svolto un vertice, a cui hanno partecipato anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, rappresentanti di Anas e Aqp, per analizzare le possibili soluzioni che possano portare alla riapertura del tratto della statale 172 dei trulli tra Martina Franca e Locorotondo, chiuso il 12 febbraio scorso nell’ambito dell’inchiesta sul depuratore di Martina Franca per presunta contaminazione della falda e rischio idrogeologico a causa del cattivo funzionamento dello scarico attualmente asservito al depuratore.
L’ipotesi prospettata è quella di creare una bretella di 203 metri (dalla benzina Q8 a oltre l’incrocio con le stradine comunali Crocifisso e Pastore) che possa superare i tratti interdetti attualmente al traffico. La procura, a quanto si è appreso, dovrebbe presto autorizzare i lavori, di competenza dell’Anas, che potrebbero iniziare tra una decina di giorni e concludersi entro un mese dal loro avvio. L’intenzione è quella di utilizzare la bretella e riaprire il traffico della strada tra Martina Franca e Locorotondo a ridosso di ferragosto.
Erano presenti anche l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini, la commissaria delegata al depuratore Barbara Valenzano e il presidente dell’Ato (Ambiti Territoriali Ottimali) Paolo Perrone. La Regione ha esposto anche il progetto che prevede lo spostamento dello scarico di 200 metri verso la vicinale Pastore-Cupa, garantendo con 4 pozzi e trincee drenanti di evitare la tracimazione nei campi vicini. «Il problema va risolto» ha detto il procuratore Capristo a margine dell’incontro.