Sindaco vieta uso rubinetti
Casamassima, allarme acqua Intossicati bimbi e adulti
Alcuni ricoveri per gastroenteriti. Ipotesi rottura condotta e sversamento nella fogna. Aqp minimizza
CASAMASSIMA (Bari) - Dai rubinetti delle abitazioni sgorga acqua inquinata. Da qualche giorno è allarme a Casamassima, comune a pochi chilometri da Bari, per il diffondersi di numerosi casi di gastroenterite. Non si conoscono ancora le cause ma da alcuni scambi di mail intercorse tra il sindaco della cittadina, Vito Cessa, e la dirigente di Aqp, Francesca Portincasa, sembra che durante alcuni lavori di manutenzione sarebbero stati riversati nelle condutture componenti estranee di origine ignota. In città si parla chiaramente di liquami fognari. Da Acquedotto di Puglia (Aqp) smentiscono che si tratti di questo aggiungendo anzi che si è in presenza di una debole contaminazione, solo una lieve alterazione della qualità dell’acqua.
Il sindaco, su sollecitazione di Aqp e della stessa Asl, la sera del 6 maggio ha emesso una prima ordinanza in cui si fa divieto di usare acqua che fuoriesce dai rubinetti. Il divieto è in un primo tempo localizzato in unuovo insediamento edilizio sulla strada compresa tra via Petrarca e l’incrocio via Petrarca-via Adelfia, la strada provinciale 42 fino a via don Minzoni con incrocio via Genio. Il 7 maggio, da Aqp perviene la sollecitazione a estendere all’intero centro abitato la misura preventiva. Sta di fatto che molti cittadini, soprattutto bambini, hanno avvertito forti malesseri sin da giovedì della scorsa settimana. I disturbi, con vomito, febbre alta e diarrea si sono acuiti nella giornata di sabato.
Molti cittadini segnalano tuttora la presenza di acqua con pessimo odore fuoriuscire dai rubinetti. In questo momento, i bambini con quadri clinici più importanti sono ricoverati all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII, a Bari. «La comunicazione di Aqp ci ha colti all’improvviso il 6 maggio», dice il primo cittadino replicando alle accuse di chi pensa sia stato intempestivo nell’informazione. Poche ore dopo la prima comunicazione, il sindaco ha chiesto ad Aqp un campionamento delle acque dalle condutture e le successive analisi. Portincasa scrive ancora a Cessa dicendo di avere già proceduto al prelievo di campioni di acqua, con personale di Aqp e della Asl. I risultati previsti per il 7 maggio, sono stati resi noti al sindaco. «Si conferma lieve contaminazione dell’acqua distribuita per cui prudenzialmente è sconsigliabile - scrive la Portincasa – utilizzarla a scopo potabile».
Circa le cause, la dirigente Aqp comunica nella mail inviata al sindaco il 7 maggio che «è presumibilmente da individuare nelle manovre in corso in vista della prossima interruzione del canale principale». Il sindaco nel frattempo dirama una seconda ordinanza estendendo il divieto all’intera città. Aqp, a sua volta, cerca di far fronte all’emergenza con autobotti cariche di acqua disseminate in vari punti di Casamassima.
Il divieto riguarda anche l’intero centro commerciale e gli operatori della ristorazione presenti ma vale anche per il centro commerciale Baricentro e l’abitato di Barialto. Contattati i dirigenti scolastici. «Non si ravvisano motivi per la chiusura delle scuole e del servizio mensa», dice Cessa. Da stamattina tutte le scuole della città avranno acqua fornita dal Comune per ogni necessità, in quanto è vietato l’uso dell’acqua corrente nei bagni. I caseifici sono stati allertati e saranno anch’essi approvvigionati di acqua potabile tramite autobotti. Al momento due bambini sono ricoverati al pediatrico Giovanni XXIII e due adulti sono nel reparto di gastroenterologia e di medicina al Miulli di Acquaviva. Alcuni cittadini hanno chiesto terapie per dolori addominali al punto di primo intervento di Casamassima. Duemila sacche di acqua potabile ulteriori sono state distribuite a chi ne ha fatto richiesta.