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La Nord Corea lancia la sfida

 

Lunedì 09 Ottobre 2006, 00:00

06 Novembre 2024, 17:14

SEUL (Corea del Sud) - Pyongyang ha tirato il grilletto.
Ignorando il coro di appelli che per giorni si è levato dalla comunità internazionale e che appena ieri ha visto il presidente cinese Hu Jintao e il premier giapponese Shinzo Abe uniti nell'ammonire la Corea del Nord dall'intraprendere un'escalation «preoccupante», il regime comunista ha condotto il suo primo test nucleare sotterraneo. A renderlo noto è stato prima un lancio dell'agenzia ufficiale Kcna, poi i bollettini degli istituti sismologici sparsi per il mondo che hanno registrato una scossa di terremoto compatibile con un test atomico.
La reazione della Casa Bianca è venuta con qualche ora di ritardo, mentre a Washington è notte fonda. Per l'amministrazione Bush si tratta di un «gesto provocatorio» che richiede l'intervento immediato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Con la consueta retorica nordcoreana, la Kcna ha parlato di «evento storico» che ha «reso felice» uno degli eserciti più potenti del mondo e uno dei popoli più affamati del pianeta.
Lo scopo, ha aggiunto l'agenzia ufficiale, è di «garantire la sicurezza e la stabilità nella regione».
Ma le diplomazie e i mercati hanno reagito con preoccupazione e allarme. Le borse asiatiche hanno perso punti ad eccezione di Pechino, che da tempo si è mostrata immune agli eventi esterni, anche se il governo cinese, principale alleato di Pyongyang, ha subito condannato il test.
Il governo di Seul (Corea del Sud), ha annunciato l'agenzia di stampa Yonhap, ha sospeso il programma di invio di aiuti alla Corea del Nord.
«Gli scienziati della Corea del Nord hanno portato a termine con successo un test atomico sotterraneo in condizioni di sicurezza» si legge nella nota diffusa dalla Kcna, secondo cui non c'è pericolo di fughe radioattive. «Il test è stato compiuto con il cento per cento di tecnologia e conoscenza locale» aggiunge il lancio, «e rappresenta un evento storico perché rende il popolo e l'esercito nordcoreani felici per l'acquisizione di una capacità di autodifesa che servirà da deterrente e contribuirà a difendere la pace e la stabilità nella penisola e nella regione».
A sostegno delle informazioni diffuse dalla Kcna sono venute le analisi dei tracciati del Centro di ricerche simologiche coreano a Daejeon, secondo cui l'attività registrata alle 10,36 locali (le 3,36 in Italia) 15,4 chilometri a nordovest di Hwadaeri, nella provincia nordorientale dello Hamgyong settentrionale, è compatibile con un'esplosione artificiale.
L'attività rilevata è di 3,6 gradi sulla scala Richter, pari alla deflagrazone di 800 tonnellate di dinamite.
Per Washington si tratta di una «provocazione che si fa beffe della volontà della comunità internazionale e dell'appello statunitense a evitare atti che possano aggravare la crisi nella regione».
Il test è stato compiuto proprio mentre a Seul si svolgeva lo storico incontro tra Abe e il presidente sudcoreano Roh Moo-Hyun. Uno degli argomenti in agenda era l'azione comune per dissuadere Pyongyang dal portare avanti il programma nucleare militare. Roh ha subito convocato il gabinetto ristretto per decidere le contromisure, la prima delle quali è stata lo stop alla partenza di una nave con quattromila tonnellate di cemento destinate al Nord. Seul ha definito l'esperimento «una provocazione imperdonabile» e ha avvertito che non tollererà la presenza di un arsenale nucleare in Corea del Nord. «Il comportamento di Pyongyang costituisce una grave minaccia alla pace e alla stabilità non solo nella penisola coreana, ma in tutta la regione» ha detto il portavoce di Seul, Yoon Tae-Young, secondo cui la Corea del Nord «ha calpestato le speranze della comunità internazionale di risolvere la crisi nucleare con il dialogo. La nostra forza militare, che si fonda sull'alleanza con gli Stati Uniti, è pronta a rispondere a qualunque provocazione venga dalla Corea del Nord».
Parole cui hanno fatto eco quelle del cap di gabinetto giapponese, Yasuhisa Shiozaki, secondo cui si è di fronte a «una grave minaccia alla stabilità nella regione».
Per Abe si tratta di un atto «imperdonabile». «Dobbiamo raccogliere e analizzare più materiale di intelligence» ha detto il premier giapponese durante un pranzo con il collega sudcoreano, Han Myeong-Sook, «e restare imperturbabili. Qualunque provocazione venga dalla Corea del Nord deve essere affrontata in questo modo. È importante mantenere le relazioni bilaterali tra Tokyo e Seul».
Dura reazione anche da Pechino, secondo cui Pyongyang «ha sfacciatamente condotto un test nucleare ignorando la diffusa preoccupazione della comunità internazionale» ha fatto sapere il ministero degli Esteri in una nota letta in tv, «il governo cinese esprime la sua ferma opposizione».
«Profonda preoccupazione» anche da parte di Thailandia, Nuova Zelanda e Australia e dall'altra potenza nucleare regionale, l'India, secondo cui il test è stato «un'iniziativa disgraziata».
La Gran Bretagna ha definito il test «altamente provocatorio» ed è sicura che la comunità internazionale saprà «rispondere in maniera robusta».

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