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Rifiuti radioattivi, torna il mistero della Trisaia

 
Rifiuti radioattivi, torna il mistero della Trisaia

Venerdì 07 Gennaio 2011, 08:36

01 Luglio 2025, 20:01

di FILIPPO MELE 

ROTONDELLA - Un documento coperto da segreto di Stato, protocollo n.294/55, è agli atti della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta dall’on. Gaetano Pecorella. Commissione che ha riaperto l’inchiesta Nucleare connection, che coinvolgerebbe il centro della Trisaia, già archiviata dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza nell’ottobre 2009. Il documento, datato 11 dicembre 1995, rivelerebbe che il Governo allora in carica, presieduto da Lamberto Dini, avrebbe destinato centinaia di milioni di lire al Sismi (il Servizio segreto per le informazioni e la sicurezza militare, in attività sino al 2007) per «lo stoccaggio di rifiuti radioattivi e armi».

Il segreto di Stato, durata 15 anni, è scaduto da circa un mese su questo atto che ha riaperto il caso delle navi dei veleni che sarebbero state affondate nel Mediterraneo e quello delle scorie radioattive che da Rotondella sarebbero state interrate in Basilicata ed in Somalia. Inoltre, in Nucleare connection, anche «filoni» sulla cessione di plutonio all’Iraq quando l’Occidente aveva buoni rapporti con Saddam Hussein. 

L’anticipazione dell’esistenza della prova del coinvolgimento dei Servizi segreti militari nello stoccaggio di sostanze nucleari, considerate armi, è stata data dal quotidiano ambientalista Terra martedì scorso. Sul caso è intervenuto l’on. Elisabetta Zamparutti, radicale, eletta nel Pd in Basilicata. 
«Ho chiamato gli uffici della Commissione Pecorella – ha dichiarato il parlamentare alla Gazzetta – anche se in questi giorni di festa ho trovato solo un funzionario. Il documento, tuttavia, sicuramente c’è. Occorre verificare se il segreto di Stato è stato di nuovo reiterato dal premier Silvio Berlusconi. La cosa sarebbe gravissima ed ubbidirebbe ad una logica di sicurezza militare che non si concilierebbe con la necessita della trasparenza sui dati ambientali. Tornerò alla carica nei prossimi giorni per chiarire una vicenda che riguarda in primo luogo la Basilicata le vicende connesse all’Enea della Trisaia». 

Ma quale ruolo potrebbe aver «giocato» nella «storia» il Sismi? Lo Stato sarebbe stato interessato allo smaltimento di scorie poiché la materia è di pertinenza pubblica. E ci sono testimonianze di magistrati, come quella dell’ex procuratore di Matera, Nicola Maria Pace, che, con il procuratore di Reggio Calabria, Francesco Neri, indagò su questi traffici negli anni 1994-98, in cui si parla di servizi segreti stranieri interessati alle loro inchieste. Non è pensabile che i nostri «servizi» non «vigilassero»

E «sospetti» ci sono anche sulla morte improvvisa, il 2 dicembre 1995, del capitano della Marina Natale De Grazia, che collaborava con Pace e Neri. Del coinvolgimento di «Servizi regolari o deviati», altresì, hanno parlato lo stesso Pecorella, nel corso di un sopralluogo della sua commissione a Rotondella il 9 marzo 2010, e l’ex procuratore capo della Dda di Potenza, Giuseppe Galante, il 30 agosto scorso in un dibattito a Policoro.

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