Salute
Anche in Puglia e Basilicata l'«anti-coronavirus killer»
Lo studio: 1.822 decessi. Stop alla clorochina pakistana dopo l’inchiesta della Gazzetta. Stando ai ricercatori, nel nostro Paese si è registrato il più alto tasso di mortalità, rispetto a quello di Belgio, Francia, Spagna, Turchia e Usa
Milleottocentoventidue pazienti Covid in Italia sono stati stroncati da un farmaco «anti-coronavirus», somministrato anche in Puglia e Basilicata, che avrebbe dovuto salvarli. È la conclusione cui è giunto uno studio appena pubblicato su Sciencedirect.com (Science Direct è la principale piattaforma di «Elsevier» di letteratura accademica peer-reviewed, di revisione paritaria; ndr).
La ricerca si intitola «Morti indotte dall’uso compassionevole di idrossiclorochina durante la prima ondata di Covid-19: una stima» ed è firmato da Alexiane Pradelle, Sabine Mainbourg, Steeve Provencher, Emmanuel Massy, Guillaume Grenet, Jean-Christophe Lega.
Per la precisione, stando ai ricercatori, il farmaco in Italia ha causato il più alto tasso di mortalità, rispetto a quello registrato in Belgio, Francia, Spagna, Turchia e Stati Uniti.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo a quel dicembre 2019. Da Wuhan, nella provincia di Hubei, in Cina, un nuovo virus, la sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) responsabile della malattia Covid-19, causa una pandemia globale. I sistemi sanitari brancolano nel buio e la gente si ammala e muore...
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