Primarie Pd
Partito Democratico, il passaggio di consegne Letta-Schlein. Puglia in controtendenza premia Bonaccini
Con un testa a testa durato fino alle 23 inoltrate, la Schlein è la prima donna alla guida del partito. Decaro: «Ora l'obiettivo sia l'unità del partito e del centrosinistra». Boccia: «Oggi nasce un nuovo Pd»
E' la prima donna alla guida del partito. Ed è la più giovane: ha 38 anni. «Ringrazio il popolo democratico, un popolo che si è riunito e ha risposto alla chiamata. Ora la responsabilità è non tradire questa fiducia - sono state le sue prime parole rivolgendosi al suo comitato elettorale -. Ora al lavoro per una vera e profonda conversione ecologica, saremo quel partito che non si dà pace finché non avrà posto un limite alla precarietà. Ce l’abbiamo fatta - continua -, insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione, anche questa volta non ci hanno visto arrivare. Il popolo democratico è vivo e è pronto a rialzarsi, con un mandato chiaro a cambiare». «Saremo un problema per il governo Meloni - ha proseguito il nuovo segretario -; daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità»».
Poi, un saluto all'avversario Stefano Bonaccini: «Mando un saluto caloroso a Stefano Bonaccini, ringraziandolo per il confronto alto e rispettoso che abbiamo avuto. Ringrazio Cuperlo e De Micheli, e i loro sostenitori, da domani lavoreremo insieme nell’interesse del Paese. Lavoreremo per l’unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere».
Con un breve discorso, lo sfidante ha riconosciuto la sconfitta: "La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein - ha detto Bonaccini - l'ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano". Nessuna scissione, ha ribadito Bonaccini: "Da domani tutti dobbiamo dare una mano per il rilancio del Pd, sentiamo la responsabilità di metterci a disposizione, dobbiamo dare una mano a Elly. Io l'ho sempre detto: se avessi vinto avrei chiesto ad Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano".
I dati della giornata sono andati fin da subito oltre le aspettative: quasi 600mila i votanti alle 13. Alla fine sono stati un milione. Non sono i 3,5 milioni del 2007 o l'1,6 milioni del 2019. Ma si tratta di un risultato comunque insperato alla vigilia, quando i due contendenti stentavano a sbilanciarsi e, messi alle strette, dicevano che già un milione di elettori sarebbe stato un successo. Le aspettative per la nuova stagione del Pd si concentrano anche sulla capacità di chi va a sedersi al Nazareno di costruire una nuova squadra, di voltare pagina con i dirigenti.
Per tutta la campagna, i due sfidanti si sono rinfacciati la vicinanza o l'appoggio dei vari esponenti di vertice del partito, accusati della crisi del Pd culminata nell'ultima sconfitta, quella delle politiche di settembre: Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e dem al 19,1%. Chi prende le redini del partito è chiamato a dimostrare già dai nomi il senso del cambiamento. Non ci sono ruoli e compiti già definiti. Però ci sono i propositi di Bonaccini e di Schlein e i volti di chi li ha affiancati in questi mesi. Il presidente dell'Emilia Romagna ha più volte detto di puntare sugli amministratori locali. La competitor punta invece su donne e giovani. Schlein ha scelto come portavoce della mozione il deputato Marco Furfaro. In squadra con lei ci sono anche le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo, il deputato Marco Sarracino, oltre al senatore Francesco Boccia. La giornata dei due candidati è iniziata alle urne. Bonaccini ha votato nella sua Campogalliano, in provincia di Modena. Poi, nel pomeriggio, si è spostato a Casalecchio di Reno, a 10 chilometri da Bologna, per attendere i risultati del voto. Per Schlein, gazebo a Bologna e, qualche ora più tardi, viaggio in treno fino a Roma, per seguire le fasi dello spoglio nel comitato allestito in un teatro, lo Spazio Diamante.
Boccia: "Oggi nasce un nuovo Pd"
"Oggi nasce un nuovo Pd - commenta Francesco Boccia, portavoce della mozione Schlein - chiederemo a chi non si è ancora iscritto di farlo perché sarà un partito aperto e sempre più inclusivo. Ellly è una forza della natura, ha unito la sinistra finalmente e ora avrà la forza e l’energia della sua generazione per unire il fronte alternativo alla destra".
Il sostegno dei Dem di Taranto
«L'elezione di Elly Schlein alla guida del Partito Democratico rappresenta indubbiamente un chiaro mandato da parte del popolo democratico tutto, iscritti e non, ad un vero 'cambiamento' del partito, ovvero ad una sua più decisa e chiara, quindi profondamente identitaria, posizione politica». Lo affermano Anna Filippetti e Giuseppe Tursi, segretaria provinciale e segretario cittadino Pd Taranto, commentando la vittoria di Schlein anche nella provincia ionica con 5.502 voti su 10.485 votanti, pari al 52.78% delle preferenze, mentre Bonaccini ha conquistato 4.922 voti pari al 47.22%. Sono state 26 le schede bianche e 35 le nulle (10.424 i voti validi).
Bonaccini si è invece imposto a Taranto città ottenendo 1.759 voti pari al 57,6% Secondo Filippetti e Cacciapaglia, la linea di Schlein «pone ancora di più al centro tanto le problematiche delle macroscopiche disuguaglianze sociali, quanto quella della tutela dell’ambiente, che interessa in particolar modo il nostro territorio.
Il tutto senza trascurare, ovviamente, le criticità che impongono di parlare ancora di sicurezza sul lavoro, e della necessità di dar vita a occasioni di lavoro sano e stabile. Su questo ultimo aspetto, vale la pena sottolineare chela segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein ha più volte ribadito la sua particolare attenzione per il salario minimo». Il segretario provinciale e il segretario cittadino del Pd ionico definiscono «straordinario il risultato dell’affluenza, che rivela la presenza di un partito vivace, che vuole partecipare e che oggi riparte con grinta ed entusiasmo».