BARI - Li incontri in coda davanti a un qualunque Caf. Tra domande, punti interrogativi e lo spauracchio di «perderlo». «Sì, ho davvero paura di perderlo. Io con quello ci campo. Ci pago l’affitto, sfamo i miei due ragazzi e sto tranquilla» ripete Teresa stringendo tra le mani un numeretto in attesa del suo turno. In una sorta di girone dantesco, allestito sul marciapiede troppo stretto di un quartiere dove spesso si arranca. E dove si resta sospesi nel limbo. «Effettivamente negli ultimi giorni si sono presentati in tanti. Tutti a chiederci se e quando lo perderanno...
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