Il caso

Quel «tesoro» da 150 milioni: nuova battaglia per Cavallari

Isabella Maselli

Dopo la sentenza di revisione che ha cancellato la condanna per mafia a carico dell’ex re della sanità privata barese

BARI - Dopo la dignità e la memoria onorata, tocca al denaro. La Corte di Appello di Lecce ha stabilito che Francesco «Cicci» Cavallari non è mai stato un mafioso, ma non ha ancora messo l’ultima parola su questa storia che va avanti ormai da quasi trent’anni. La battaglia che si prospetta ora all’orizzonte è quella sulla restituzione dell’enorme patrimonio confiscato all’ex «Re Mida» della sanità privata pugliese: all’epoca, nel 1985, era valutato in 300 miliardi di lire...

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