BARI - Rischiano condanne fino a 20 anni di reclusione i 25 presunti narcotrafficanti baresi accusati di aver importato in Puglia dalla Spagna decine di chili di marijuana e cocaina. Tra gli imputati che hanno scelto l'abbreviato c'è il 57enne Alceste Giancarlo Cavallari, detto «Gianky», figlio dell’ex re Mida della sanità privata pugliese Francesco Cavallari. Rischia una condanna a 10 anni di reclusione. L’accusa per lui è di aver fatto parte di una associazione per delinquere, capeggiata dal boss di Noicattaro Giuseppe Annoscia, l’ex sanguinario di Poggiallegro, affiliato al clan Parisi di Japigia (ha trascorso in cella quasi 27 anni per 11 omicidi risalenti agli anni Novanta), e dal pregiudicato di Altamura Vito Facendola, ritenuta la cellula operativa dell’importazione di decine di chili di droga dall’estero (per Annoscia e Facendola la Dda ha chiesto la condanna a 20 anni di reclusione). Per altri nove sodali è stata chiesta la condanna a 10 anni di reclusione e per altri otto, tra cui due donne, a otto anni...
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