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Bari, Barone: «accolte tutte le richieste dei disabili, ora tornate a casa». L'incontro con Emiliano

 
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Bari, terzo giorno protesta disabili: lungomare bloccato

L'assessore al Welfare della Regione Puglia in merito alla protesta di un gruppo di disabili

Giovedì 15 Luglio 2021, 21:57

16 Luglio 2021, 15:28

Bari - «Tutte le richieste delle associazioni dei disabili sono state accolte, per questo chiedo a chi sta manifestando di tornare a casa, per non continuare a mettere a rischio la propria salute».

Lo assicura in una nota l'assessore al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, in merito alla protesta di un gruppo di disabili a Bari.

L'assessora ribadisce quanto detto durante una diretta facebook nel pomeriggio, cioè che «non è possibile una variazione nell’assestamento di bilancio, come richiesto dalle associazioni» ma il «contributo Covid sarà prorogato, come abbiamo già detto più volte e resterà di 800 euro, più alto rispetto ad altre Regioni».

«So che in queste ore stanno circolando messaggi che dicono il contrario - prosegue - per invitare altre persone a scendere in piazza, ma non è così: daremo seguito agli impegni presi come abbiamo fatto finora. Per quello che riguarda i progetti di vita indipendente lo ribadisco ancora: sono stati rispettati gli impegni presi nell’incontro dello scorso 15 giugno, con l’istituzione del fondo di garanzia per rendere accessibile la misura anche in assenza della polizza fideiussoria, in modo da non escludere nessuno. Fondo che potrà essere rifinanziato». 

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha incontrato il gruppo di disabili che da ormai quattro giorni protesta davanti al palazzo della Presidenza della Regione a Bari. L’incontro è in corso. Cinque persone con disabilità hanno dormito per tre notti nella sede istituzionale. Le richieste dei manifestanti sono: consegna rapida degli ausili e uniformità a livello regionale, «no alle gare d’appalto a ribasso», dice Gariano. Poi, «assistenza infermieristica domiciliare adeguata ai bisogni"; proroga dell’assegno di cura fino a dicembre"; e sui «progetti di vita indipendente, bisogna togliere il fondo di garanzia, semplificare le procedure per rendere facilmente accessibile il contributo come succede in altre regioni».

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