L'intervista
L'accusa di Antonella Laricchia: «Qui in Puglia la pandemia non è stata affatto gestita»
La pentastellata: dai tamponi alle Usca, siamo al fallimento
Antonella Laricchia, consigliere regionale 5s, come valuta le ultime linee di gestione anticovid in Puglia?
«La pandemia semplicemente qui non è stata affatto gestita. Gli ultimi provvedimenti - chiusure delle scuole, limitazioni nelle aree pubbliche e contestuale apertura dei luoghi dell’infanzia - evidenziano che l’unica ratio è stata chiudere dove si poteva farlo senza ristorare».
La Regione fa abbastanza tamponi? L’Emilia Romagna ne fa oltre 40mila, la Puglia 11mila.
«Abbiamo sempre avuto un problema legato ai pochi imponi e più volte il tracciamento è saltato. Anzi la parola “tracciamento” è scomparsa dalle note ufficiali della Regione».
Perché?
«Forse ci si è arresi. E’ stata una operazione fallimentare. I ritardi nell’erogare i tamponi sono ormai leggendari. Abbiamo raccolto delle segnalazioni di cittadini che hanno atteso il test per settimane, o che non hanno mai avuto riscontro e hanno ripreso a uscire dopo la quarantena precauzionale».
Torniamo ai tamponi.
«Emiliano ha annunciato ad agosto la macchina da diecimila tamponi al giorno. Dove è finita? Del surplus di test annunciato dal governatore in campagna elettorale non c’è traccia».
Abbiamo ricevuto rimostranze da una cittadina barese, malata oncologica ultra ottantenne, bidonata dalla Asl che doveva vaccinarla a casa. E’ andata al centro vaccini con l'ossigeno ma è stata respinta e rimandata a casa…
«Lopalco parlò anche di “date fittizie” per difendere il mancato arrivo delle squadre di vaccinazione. E’ un episodio molto grave come la sospensione delle prenotazioni delle inoculazioni a casa. Anche i direttori delle Asl e chi li guida come il direttore del patimento Vito Montanaro e il governatore Emiliano hanno responsabilità di tutte queste carenze».
Sui furbetti del vaccino: Lopalco ha dato a gennaio gli elenchi ai Nas.
«Non ho informazioni particolari. Ho assistito al teatrino tra Emiliano e Lacarra. Ho chiesto di ascoltare La Scala del Nirs quando avrà finito le verifiche. Come consigliere regionale intendo ispezionare l'elenco dei vaccinati».
L’Ospedale in Fiera?
«Doveva essere pronto per la seconda ondata, ma siamo ormai alla terza. E ancora non è aperto. Tra un po’ Emiliano dichiarerà solennemente: “Apriamo tra un po’”. Manca la trasparenza: ho chiesto le carte sull’affidamento dei lavori e sui costi ma da mesi non ricevo gli incartamenti. E’ un fatto molto grave».
Le Usca funzionano?
«Lopalco aveva garantito a gennaio che mi avrebbe dato i numeri. Mai arrivati».
A che punto è l’apporto dei medici di base per le vaccinazioni?
«C’è stato un accordo, purtroppo tardivo. I medici di base sono sempre stati critici verso il governo Emiliano. Parliamo di una intesa sulla carta. Avrei preferito fosse stata una delle prima azioni del governo regionale: sono essenziali per capillarizzare le vaccinazioni anticovid».