I carabinieri del Nas tornano nel Policlinico di Bari. I militari hanno acquisito nuova documentazione, perquisendo alcuni uffici e sequestrando i contenuti degli hard disk dei computer estraendone copia. L’inchiesta è quella sulle quattro morti sospette, pazienti del più grande ospedale pugliese, deceduti tra il 2018 e quest’anno, secondo la Procura di Bari, dopo avere contratto la legionella in corsia. I padiglioni Chini e Asclepios sono sotto sequestro da martedì 24 con facoltà d’uso.
Cinque i manager indagati, compreso il direttore generale Giovanni Migliore, il direttore sanitario Matilde Carlucci e il capo dell’area tecnica Claudio Forte per i reati di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro reato. Nel mirino della Procura di Bari la presunta mancata bonifica dei reparti infetti dal batterio killer.
Venerdì i cinque indagati compariranno davanti al Gip Giuseppe De Benedictis che deciderà sulla interdizione chiesta dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dal pm Grazia Errede. I manager si difendono sostenendo di aver fatto tutto il possibile per risolvere il problema della legionella.