L'INTERVISTA
La Pink col vento in poppa: a Roma prova di maturità
Coach Mitola: «Gli altri hanno i soldi, noi con la forza delle idee». La vittoria nello scontro diretto contro il Napoli ha consentito alle pugliesi di vivere una settimana di allenamenti al top della condizione
BARI - Molto più che un’allenatrice. Psicologa, studiosa, attenta al particolare, talvolta anche sorella maggiore. Cristina Mitola è tutto questo nella Pink Bari. Subentrata lo scorso inverno come tecnico della prima squadra all’esonerato Caricola, ha fatto in tempo prima del lockdown a centrare il pareggio contro l’Inter valso la salvezza nella serie A di calcio femminile, poi sospesa per la pandemia da coronavirus. Alla ripresa dell’attività, ha vinto alla prima giornata con il Napoli. Il volano ideale per presentarsi ad una doppia trasferta da brivido: oggi a Roma, la prossima settimana a Milano.
Cristina Mitola, siete partite con il piede giusto.
«La gara con il Napoli nella mia mente è archiviata fin dal 90’. Già dallo scorso sabato sera ero proiettata a questo match complesso, contro una grande squadra ed un’allenatrice come Elisabetta Bavagnoli che per me è sempre stata un riferimento. Sicuramente il successo ha caricato le ragazze che hanno svolto una settimana di allenamenti ad alta intensità».
Ha fissato un obiettivo ambizioso per la sua Pink: potete davvero arrivare a metà classifica?
«Ci scontriamo con molti club che vantano risorse più consistenti delle nostre. Ma ci sono due fattori a nostro favore. Il primo: alleno un gruppo che ha grande voglia di imparare, crescere insieme, assaporare nuove sfide. Il secondo: alle spalle abbiamo un club che crede nel nostro lavoro e ci supporta in tutto. Anche nell’ultimo mercato, un’impeccabile attività di scouting ha permesso di inserire ragazze che avessero i requisiti giusti per il nostro percorso tecnico-tattico. Perciò, dobbiamo credere nei nostri mezzi e capire che anche quello che sembra difficile si può raggiungere».
Quali sono le prospettive a lungo respiro della Pink?
«Il club è una realtà ormai consolidata per il calcio femminile per l’intero Sud Italia. Basterebbe davvero un po’ più di supporto da parte dell’imprenditoria per costruire qualcosa di ambizioso e duraturo nel tempo. Perché le competenze per lottare ai vertici nazionali e affacciarsi ai grandi tornei internazionali davvero non mancano».
Qual è stato il percorso che l’ha condotta ad allenare?
«Ho giocato a lungo in giro per l’Italia e sono tornata a Bari per centrare l’obiettivo di portare la squadra dalla serie C alla A. Quando ho smesso, ho cominciato a studiare coaching in Trentino e ho avuto la grande opportunità di allenare una squadra maschile a Riva del Garda. Superato l’esame da tecnico professionista, la Pink mi ha proposto di essere l’allenatore in seconda di Domenico Caricola, quindi è arrivata la chiamata per sostituirlo lo scorso anno. Ho perso due chili quando ho ottenuto questo incarico: è una grande responsabilità che, però, vivo con entusiasmo e con la voglia di trasmettere le mie idee ad un gruppo di lavoro».
Come si vive una stagione sportiva all’epoca della pandemia da coronavirus?
«Con grandi sacrifici perché i protocolli sanitari sono molto serrati. Siamo continuamente sottoposte ai test previsti. In più, è scontato che occorra svolgere una vita molto attenta, onde non incorrere in contagi. È vero: abbiamo smarrito parte della nostra serenità. Ma forse è il momento di recuperare alcuni valori: la solidarietà, l’operare comune, la comprensione, l’aiuto reciproco. In fondo, è un po’ quello che chiedo alla mia squadra: solo lavorando gli uni per gli altri possiamo vincere o superare i momenti difficili».
La probabile formazione
PINK BARI (4-4-2) Myllyoja, Marrone, Lea, Soro, Capitanelli; Novellino, Silvioni, Ketis, Helmvall; Manno, Matouskova. All: Mitola.