Verso il voto
Regionali Puglia, M5s contro Emiliano: «Scarica sui sindaci le sue colpe. Doppia preferenza? C.sinistra ha paura»
Lo dichiarano i consiglieri regionali del M5S Puglia secondo i quali Emiliano «si è solo limitato a diffondere linee guida, scaricando sui Comuni le responsabilità di applicare
BARI - «Emiliano non può continuare a farsi campagna elettorale a spese dei cittadini. Dire che le feste popolari e le sagre, seppur autorizzate dalla Regione con apposita ordinanza, non ripartono per colpa dei sindaci è una falsità». Lo dichiarano i consiglieri regionali del M5S Puglia secondo i quali Emiliano «si è solo limitato a diffondere linee guida, scaricando sui Comuni le responsabilità di applicare, pur sapendo che non hanno né le risorse né il personale per garantire la sicurezza e rispettare le prescrizioni». «Prima di pubblicare l’ordinanza - sottolineano - avrebbe dovuto preoccuparsi di dare ai sindaci uomini e risorse economiche, ma ha preferito come sempre pensare prima a se stesso con un provvedimento spot, che preoccuparsi dei pugliesi. Ci aspettiamo che la Regione supporti i primi cittadini, invece di contribuire a generare il caos, creando false aspettative».
«I continui appelli dei consiglieri di maggioranza per far sì che domani non ci siano brutti scherzi durante l’esame del ddl per l’introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese, è il segnale di quanto poco si fidino di loro stessi». Lo dichiara Antonella Laricchia, candidata del M5S alle prossime Regionali in Puglia. «A partire dal Pd pugliese - prosegue - che già 5 anni fa affossò la modifica della legge e ora teme che qualche suo illustre esponente possa fare il bis, magari nascondendosi dietro il voto segreto». «Ci auguriamo - aggiunge - che il senso di responsabilità a cui si stanno appellando si manifesti anche nella votazione dell’emendamento che abbiamo già depositato in Commissione e che ripresenteremo in aula, per prevedere l'esclusione delle liste che nella composizione non rispettino la percentuale prevista di presenza dei due generi, ovvero 60% - 40%, invece della sola sanzione pecuniaria attualmente stabilita». «Multa - conclude - che in questi anni destra e sinistra hanno sempre preferito pagare pur di non turbare gli equilibri interni».