Verso il voto
Regionali 2020, Fitto: «Lopalco candidato? Serve serietà»
Secondo il candidato del centrodestra alla prossime Regionali, «La Regione Puglia, in questi giorni, vede un utilizzo delle istituzioni per fini elettorali»
BARI - «Io penso che ci sia necessità di essere seri»: così Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alle prossime Regionali in Puglia, a margine dell’incontro organizzato da Copagri, risponde ad una domanda sulla candidatura con la lista «Con Emiliano», del professore Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force regionale per l’emergenza coronavirus.
La settimana scorsa, Lopalco ha annunciato che sarà candidato nella lista civica del governatore uscente; Emiliano ha anche annunciato che, in caso di vittoria, sarebbe disponibile a nominarlo assessore alla Sanità. Sulla scelta del professore, però, ci sono state polemiche da parte delle opposizioni che lo hanno accusato di voler sfruttare l’esposizione mediatica avuta durante la pandemia di coronavirus e hanno chiesto le sue dimissioni da consulente della Regione Puglia e coordinatore della task force.
«La Regione Puglia, in questi giorni, vede un utilizzo delle istituzioni per fini elettorali»: è l'accusa che è stata rivolta da Raffaele Fitto, candidato del centrodestra alle prossime Regionali in Puglia.
«Si stanno realizzando - ha evidenziato - scelte e soluzioni sui territori con criteri discutibilissimi e, soprattutto, abbiamo certezza che il governo della Regione è impegnato in campagna elettorale per provvedimenti che avranno un’attenzione da parte nostra. Credo sia utile lavorare per bloccare questo scenario, perché siamo dinanzi ad un atteggiamento irresponsabile e, secondo me - ha concluso Fitto - con molti profili anche di illegittimità».
AGRICOLTURA IN PUGLIA SENZA ASSESSORATO - «Il disastro che abbiamo in agricoltura è quello raccontato dagli imprenditori oggi. La Regione Puglia è la Regione capofila in Conferenza Stato-Regioni per l’agricoltura, è la Regione guida a Roma ma qui è un disastro più totale». Lo ha detto Raffaele Fitto durante un incontro con gli imprenditori agricoli organizzato da Copagri.
«In Puglia - ha aggiunto - non c'è più un assessorato, c'è solamente un caos ben organizzato. Abbiamo un assessore che fa l'assessore all’Agricoltura nei ritagli di tempo, perché nei ritagli di tempo fa anche l’assessore alla Sanità e il presidente della Regione. Parliamo di una cosa allucinante».
Fitto si è soffermato anche sulla situazione del Psr: «E' un disastro sotto tutti i punti di vista - ha detto - la Regione Puglia è ultima in termini di utilizzo della spesa comunitaria. E' capofila a Roma ed è ultima per capacità di spesa, parliamo di 1,6 miliardi. In passato ci sono stati mai tutti questi ricorsi al Tar? No. I ricorsi ci sono perché in bandi sono stati scritti con i piedi. Non sono più disponibile ad assistere a questo disastro, raccontato anche in maniera falsa. La Calabria spende molto più rapidamente, è nettamente più avanti. Vogliamo parlare dell’acqua? Non c'è un solo impianto realizzato in questi anni, la Puglia nel piano irriguo nazionale - ha concluso - non ha avuto nemmeno un intervento inserito».
«Emiliano si è abbracciato agli ulivi malati di Xylella, anziché eradicarli come andava fatto per tempo», ha anche detto Fitto.
«Oggi - ha aggiunto - la Xylella è alle porte di Monopoli, quindi in provincia di Bari: dal 2015 il batterio è avanzato di 120 chilometri, mentre Emiliano dice di averla bloccata. Basta leggere i bollettini ufficiali, nel 2015 la Xylella era in provincia di Lecce, con qualche focolaio ad Oria. Oggi è a Monopoli. Sono stato io - ha proseguito - nel 2015 a dire 'in 100 giorni risolvo il problemà o lo ha detto Emiliano? Sono stato io o è stato Emiliano a dire agli scienziati tutti fuori e a costituire task force di stregoni che ipotizzavano la qualunque? Io e Paolo De Castro abbiamo presentato un piano alla Regione che è rimasto nel cassetto».