SAN SEVERO - Un amico a quattro zampe per stare bene. Avere un animale, un cane o un gatto (ma anche uccellini, criceti e persino cavalli e asini), ha effetti positivi per la salute di bambini e adulti. Non è solo un compagno di vita ma anche un distillato di benefici per la salute di tutta la famiglia.
Un probiotico, un antidolorifico, un antidepressivo: sono ormai tanti gli studi scientifici che elencano i vantaggi di «Fido» e compagni. Non solo per le persone sane ma anche per chi è affetto da disturbi di diversa natura e può affidarsi alla «pet-therapy», una realtà sempre più diffusa e apprezzata in Italia e non solo.
Non a caso anche in Puglia, nel 2019, la «Sezione Studio e Supporto alla Legislazione e alle Politiche di Garanzia del Consiglio Regionale», su indicazione del Garante regionale delle Persone con Disabilità, Pino Tulipani, emanò un avviso pubblico finalizzato alla ricerca di Enti no profit che si occupassero di sperimentare e promuovere progettualità socio educative e, riabilitative rivolte alle persone con disabilità presenti sul territorio regionale, attraverso forme di interventi assistiti con gli animali ma, anche, con l’ausilio della musica e con le attività di giardinaggio.
«Sì, è vero - conferma Magda Terrevoli, referente dell’Ufficio dei Garanti della Regione Puglia -, diverse sono le realtà associazionistiche (in queste pagine ne presendiamo solo alcune, ndr) che favoriscono e promuovono, attraverso la propria attività o partecipazione a specifici progetti, le attività di cui alla Legge della Regione Puglia 21 Maggio 2008 n. 11 conosciute con il termine “Pet Therapy” e meglio identificate come Interventi Assistiti con gli animali».
La «pet-therapy», è bene precisare, si svolge non solo in contesti terapeutici ma anche educativi o ludici.
«Il termine “pet-therapy”, coniato dallo psichiatra americano Boris Levinson nei primi anni ’60 - aggiunge la funzionaria della regione Puglia - letteralmente significa “terapia dell’animale da affezione”. Si tratta di una una pratica di supporto ad altre forme di terapia tradizionali che sfrutta gli effetti positivi dati dalla vicinanza di un animale a una persona. L'animale, è risaputo, non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l'autostima e non ha pregiudizi. In sua compagnia diminuisce il battito cardiaco e calano le ansie e le paure».
Tanti benefici e nessuna controindicazione.
«Gli interventi per bambini e ragazzi con disabilità grazie alla relazione con l'animale - aggiunge Magda Terrevoli - aiutano a trovare nuovo entusiasmo e motivazione nell’affrontare piccoli compiti quotidiani e sperimentare una modalità facile e spontanea di interazione. Una bella occasione di crescita, perché l'animale ha per lui una grande valenza emotiva: accarezzarlo e coccolarlo provoca un gradevole contatto fisico e stimola creatività e capacità di osservazione. L’importante è che ogni progetto sia costruito ad personam, valutando le esigenze specifiche dell’utente».
«AMORE PER LA VITA» - È quello che fa da tempo, per esempio, l’associazione «Amore per la Vita …attraverso la Pet-Therapy» costituitasi, senza scopo di lucro, nel 2015 per attivare progetti di Pet-Therapy (Iaa) e per migliorare la qualità della vita di persone costrette a vivere disagi di vario genere.
Il progetto pilota, «Benessere e Pet Therapy: quando è l’uomo ad aver bisogno degli animali», è da ritenersi la prima sperimentazione in Puglia. Viene avviato nella Asl di Foggia nel 2015 grazie alla lungimiranza del dott. Luigi Urbano, allora direttore provinciale dell'Area C del Servizio Veterinario Asl-Fg ed attualmente Direttore del Dipartimento di Prevenzione.
Proprio il dr. Urbano, in collaborazione con l’Università di Teramo, con l’equipe di Neuropsichiatria Infantile e con il Dipartimento di Riabilitazione Asl-Fg, promuove e guida l’avvio del progetto sperimentale di riabilitazione attraverso la Pet-Therapy rivolto ai bambini adolescenti e non, con disturbo autistico.
L’associazione «Amore per la Vita» e la Asl-Fg in collaborazione con la Provincia, il Parco del Gargano, il Corpo Forestale dello Stato avviano poi i progetti «Un Patto con la Natura», rivolto alle scuole primarie e secondarie del territorio provinciale, e «La Pet-Therapy va a scuola», la «pet-therapy» si sperimenta come terapia affettiva a scuola.
Il direttore generale della Asl di Foggia, Vito Piazzolla ha attivato una convenzione con l’associazione «Amore per la Vita attraverso la Pet-Therapy», anticipando, sin dalle sue fasi iniziali, le norme previste dalle linee guida nazionali emanate nel marzo 2015 e recepite dal Consiglio regionale pugliese nella legge sulla Pet-Therapy, approvata il 27 settembre 2016.
«Proprio grazie alla alla sensibilità ed alla capacità organizzativa di questi due magnifici direttori nasce a San Severo il nostro centro di pet-therapy - spiega Elvira Sparacia, presidente di “Amore per la Vita” - e gli IAA si dimostrano un metodo sorprendentemente efficace per favorire la cura, il benessere e la riabilitazione delle persone disabili, rivelandosi terapia d’elezione nei “Disturbi di tipo Autistico”».
Certo, paralndo di «pet-therapy», bisogna specificare che tipo di Interventi assistiti con gli animali (Iaa) si erogano: Attività assistite con gli animali (AAA), Educazione assistita con gli animali (Eaa), Terapia assistita con gli animali (Taa). L’associazione «Amore per la Vita … attraverso la Pet-Therapy» offre assistenza in ognuno di questi ambiti.
«In questi anni di attività - aggiunge la presidente - le nostre equipe hanno preso in carico circa 600 utenti, con risultati certificati che sono andati oltre le più rosee aspettative. Gli interventi assistiti con gli animali rendono gli utenti parte attiva del loro cambiamento e non solo riceventi passivi di cure».
«Certo - conclude Elvira Sparacia - non sostituiscono le terapie tradizionali ma le affiancano: una seduta di fisioterapia in presenza del pet oggettivamente rimane comunque una seduta di fisioterapia, ma il coinvolgimento emotivo dell'utente, la sua motivazione e la visione di sè stesso migliorano notevolmente. Il pet è uno "stimolo – ponte", poichè, instaurando con l'utente la cosiddetta alleanza terapeutica, stimola il paziente a ritrovare la motivazione necessaria affinchè possa avvenire un cambiamento».