I dati della Regione

Puglia, sempre giù i contagi: positivo il 3% dei campioni, 69 nuovi casi. Ma salgono i morti (307). Le Rsa: la Regione deve aiutarci

Nicola Pepe

Il dato dei positivi sale a 3.327, scendono i ricoveri Il meno del 20% ospedalizzato) e aumentano i guariti.

Ormai i numeri lasciano spazi a pochi dubbi: il coronavirus è ben isolato nella nostra regione ma non si può ancora cantare vittoria. Anche il bollettino di oggi conferma il trend in calo sia pure confermando i dati di ieri (cinque in meno) e in linea con l'andamento di questi ultimi giorni con la percentuale dei positivi si attesta intorno al 3% (era il 6-7 la scorsa settimana). Oggi infatti sono stati registrati 69 casi su un campione di 2.120 test. Tuttavia a fare crescere progressivamente il numero dei contagi sono i c.d. cluster nella Rsa che frenano l'inizio della discesa.

I nuovi casi di oggi sono così suddivisi: 21 nella Provincia di Bari; 3 nella Provincia Bat; 11 nella Provincia di Brindisi; 27 nella Provincia di Foggia; 7 nella Provincia di Lecce;0 nella Provincia di Taranto.

Il progressivo dei casi confermati tocca così quota 3.327 così divisi (dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 38.278 test) e nelle province sono così suddivisi: 1.050 a Bari; 333 nella Bat; 439 a Brindisi; 807 a Foggia; 434 a Lecce; 235 a Taranto; 25 attribuiti a residenti fuori regione; per 4 è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

Non preoccupa il dato dei ricoveri ormai in costante riduzione e attestati su una percentuale che sfiora il 20% con un numero di ospedalizzati pari a 652 unità. Altre 1368 sono in isolamento fiduciario mentre aumenta ancora il numero dei guariti con 364 casi.

I DECESSI: LE FASCE DI ETA'

Ma se il trend dei contagi è in calo non lo è purtroppo quello dei decessi. Oggi si registrano altri 8 morti (3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 1 in provincia di Lecce). E il numero delle vittime supera quota 300, per l'esattezza 307. Purtroppo questo dato è indubbiamente condizionato soprattutto dai focolai sviluppati nella Rsa diventate una vera e propria bomba a orologeria per la fragilità dei pazienti - soprattutto molto anziani - ricoverati in queste strutture sanitarie.

Poco meno della metà dei vittime è diviso tra vittime di età compresa tra 80 e 89 anni (110 casi) e over 90enni (47). La restante parte vede come vittime 70-79enni (80 casi). Altri 44 casi sono ricompresi nella fascia di età 60-69 anni. Altri 14 decessi sono nel range 50-59 ani e non mancano vittime nelle categorie più giovani: 7 vittime nella fascia di età tra 40-49 anni e altre 5 in quella più bassa 30-39 anni.

LE RSA ALLA REGIONE: SERVONO DPI E TAMPONI A TAPPETO. - Le associazioni di categoria che rappresentano le strutture residenziali e semiresidenziali gestite dai privati chiedono alla Regione Puglia la costituzione di un tavolo permanente, la fornitura di dpi, la somministrazione di tampone orofaringeo a tutti i pazienti e dipendenti, una soluzione per il personale infermieristico che la Regione, per il tramite delle Asl e degli Ospedali, ha sottratto con le nuove assunzioni, l’individuazione di spazi (alberghi, bed&breakfast, ostelli) per ospitare il personale che assiste pazienti positivi al covid-19 per il contenimento del contagio, indennizzi e l’adeguamento delle tariffe per gli accreditamenti.

Queste richieste sono state avanzate nella video conferenza che si è tenuta il 15 aprile tra i rappresentanti delle associazioni di categoria, il presidente Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Vito Montanaro.

In una nota le associazioni ricordano che le strutture sono oltre 400 con più di 10 mila lavoratori che «assicurano l'assistenza socio-sanitaria e di riabilitazione alle fasce più deboli della nostra popolazione, anziani, disabili, minori, pazienti psichiatrici, assolvendo cioè ad una funzione pubblica di primaria importanza». «Grazie al solo impegno dei gestori delle Rsa - continuano - solo poche realtà socio sanitarie pugliesi sono state interessate al contagio.

Le Rsa non possono essere definite dal prof. Lopalco «l'unico vero problema per la nostra PugliA» senza che seguono provvedimenti concreti a sostegno e tutela delle stesse» e «non siamo disponibili ad esser considerati capri espiatori e untori».

on riferimento alla nota stampa delle associazioni di categoria che rappresentano le strutture residenziali e semiresidenziali (Rsa) gestite dai privati, si comunica che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha già dato nei giorni scorsi disposizioni di fornire ove necessario i DPI alle Rsa e di effettuare secondo i protocolli previsti i tamponi. La sezione Protezione civile della Regione Puglia provvederà alla distribuzione dei DPI su indicazione del Dipartimento Politiche della Salute che vaglierà le richieste.

Dal canto suo la Regione fa sapere di aver dato «nei giorni scorsi disposizioni di fornire ove necessario i DPI alle Rsa e di effettuare secondo i protocolli previsti i tamponi. La sezione Protezione civile della Regione Puglia - si legge in una nota - provvederà alla distribuzione dei DPI su indicazione del Dipartimento Politiche della Salute che vaglierà le richieste».

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