La guerra dei sondaggi
Regionali Puglia, Pd nazionale: Fitto +15 su Emiliano. Altra rilevazione: Governatore su di 7 punti
Secondo una rilevazione il Pd avrebbe il primato con il 23% seguito da Lega al 20,.4 e Fdi al 20%, Il fronte renziano intorno al 10%. Altra rilevazione di Troisi: Emiliano favorito
Le regionali pugliesi configurano sempre di più una contesa politica alimentata da un sulfureo giallo dei sondaggi. Le percentuali diventano così benzina per le divisioni sotterranee tra i dem, e tra il centrosinistra e il fronte riformista renziano.
Il casus belli è un «elaborato» di una società di rilevazioni che ha prodotto un sondaggio riservato per il Pd nazionale, registrando gli umori dei pugliesi sulle elezioni di primavera: i dati - consultati dalla Gazzetta - rivelano che Raffaele Fitto del centrodestra è il candidato più forte (47,8%), con il governatore uscente Michele Emiliano (del centrosinistra) indietro (32,7%). L’eurodeputato salentino ha un vantaggio del 15,1%, mentre l’altra candidata progressista, Teresa Bellanova, ministro dell’Agricoltura e leader della formazione renziana Italia, è al 10,1%; il candidato governatore Cinquestelle Antonella Laricchia all’8%. In un secondo scenario il centrosinistra è unito al M5S: il conservatore Fitto sale al 50%, cresce la Bellanova all’’11,7%, mentre Emiliano non raccoglie tutto l’elettorato grillino e si ferma al 36,4%.
Lo studio analizza anche il movimento delle Sardine e il suo possibile impatto in Puglia (la presenza avrebbe un consenso vicino al 2%). Il quadro dei partiti: Pd primo con il 23%, Lega e Fdi quasi appaiati (Carroccio al 20,4% e meloniani al 20,2%), Forza Italia al 7,9%, il M5S al 9,6, Italia viva al 4,3%, Azione di Calenda al 2,2%, i Verdi al 2,1%, +Europa all’1,8%, l’area civica di Emiliano al 4,5%. Tra le priorità che interessano ai pugliesi risalta la richiesta di attenzione per la sanità (40%) e per il lavoro che manca (31%), poi Ilva (8%) e Xylella (5%).
Marco Lacarra, segretario regionale del Pd, non si scompone per queste rilevazioni: «Mi sembra strano che il Pd nazionale si muova senza coinvolgere i vertici regionali. I sondaggi sono molto aleatori. Due settimane fa in un altro studio Emiliano era stravincente rispetto ai rivali. Tante volte gli exit pool sono ribaltati dal voto nelle urne». Poi una battuta sui consensi che riceverebbe la Bellanova come candidato governatore per i renziani: «La doppia candidatura a sinistra penalizza la coalizione progressista. Il 10% per il fronte di Italia viva appare eccessivo. L’unico dato che mi convince è quello del 23% di consensi per il Pd: ai miei detrattori dico che, pur non avendo contributo all’impennata - se non in minima parte - almeno non ho fatto danni al partito…».
Infine una nuova stoccata alla Bellanova: «Già sull’agricoltura il ministro ha configurato una “coppia” con il destro Raffaele Fitto: uno scenario con una candidatura alle regionali della Bellanova alimenterebbe un forte imbarazzo nei parlamentari che sostengono il governo Conte». Lacarra, infine, conferma il dialogo con il mondo Cinquestelle che difendono con maggiore ardore l’esecutivo dell’accademico di Volturara Appula: «L’interlocuzione con i pentastellati come Lattanzio è costante, pari a quella con gli ex Angiola, Rospi e Nitti… Più difficile è avere un rapporto con i consiglieri regionali del Movimento…».
Oltre al sondaggio nazionale, c’è anche una rilevazione pugliese effettuata dalla Troisi ricerche per l’associazione emilianista «Piazza d’Italia» prima dell’emergenza coronavirus e della scissione di Mario Conca nei 5s: in questi panel emerge per Emiliano che il 53,2% del campione lo ritiene competente, il 50,9% riconosce la sua onestà e trasparenza, mentre negli stessi campi il riscontro per Fitto è di alcuni punti inferiore (42,3% e 36,8%). Spiega Andrea Troisi, direttore dell’istituto: «Abbiamo fatto due rilevazioni sui candidati: nella prima Emiliano per il centrosinistra è al 35,1%, il candidato di Italia viva al 6,5%, la Laricchia per i 5s al 21,8%, Raffaele Fitto per il centrodestra al 29,2%, un secondo candidato destrorso di area Lega al 7,4%. La somma dell’area del centrodestra è del 36,6%; nella seconda Emiliano è al 34,2%, il candidato di Italia viva al 7,6%, la grillina Laricchia al 22,6%, il candidato leghista del centrodestra al 30,3%, il concorrente di Fdi (Fitto) al 5,3%. In questo caso l’area conservatrice è al 35,6%». In entrambi i casi un centrodestra diviso favorirebbe la vittoria di Emiliano, un centrodestra unito avrebbe un vantaggio molto risicato.
La grafica dei partiti per Troisi ricerche, infine, fotografa il primato del Pd al 20,9%, con le civiche di Emiliano al 10,5%, Italia viva al 3,3%, Fi al 5,4%, Fdi al 9,3%, la Lega al 17,1%, il M5S al 26,8%, le civiche di centrodestra al 4,3%.
Nella corrida dei sondaggi, infine, Emiliano ha i numeri più alti nel sondaggio commissionato dal M5S a inizio febbraio: in questa rilevazione ha tra il 39 e il 35%, mentre la Laricchia e Fitto sono tra il 31,5 e il 27,5%. La Troisi ricerche farà nuove rilevazioni nelle prossime settimane ma non è escluso che altri sondaggi - suscettibili di velenose interpretazioni - possano essere diffusi a stretto giro…