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Bisceglie, crac Divina Provvidenza: condannato ex senatore Azzollini

 
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Crac Divina Provvidenza: Procura Trani chiude indagini

Pena sospesa di un anno e tre mesi di reclusione per l'ex esponente di Forza Italia. Altri 10 imputati condannati a pene tra i 7 anni e gli 8 mesi

Mercoledì 29 Gennaio 2020, 13:33

19:40

MOLFETTA -  Il Tribunale di Trani ha condannato l'ex senatore di Forza Italia Antonio Azzollini ad 1 anno e 3 mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di concorso in bancarotta semplice per mancata tempestiva richiesta di fallimento, con l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità, al termine del processo sul crac da 500 milioni (rpt, 500 milioni) di euro dell’ente ecclesiastico Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, ora in regime di amministrazione straordinaria.

Azzollini, all’epoca dei fatti presidente della Commissione Bilancio del Senato, è stato assolto dai reati di induzione indebita a dare o promettere utilità e di bancarotta fraudolenta patrimoniale «perché il fatto non sussiste». Come pena accessoria Azzollini è stato dichiarato «inabilitato all’esercizio di una impresa commerciale» per sei mesi e "incapace per la stessa durata ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa». Oltre Azzollini, altri dieci imputati sono stati condannati a pene comprese tra i 7 anni e gli 8 mesi di reclusione.

QUATTRO TESTIMONI - Il Tribunale di Trani ha condannato l'ex senatore di Forza Italia Antonio Azzollini ad 1 anno e 3 mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di concorso in bancarotta semplice per mancata tempestiva richiesta di fallimento, con l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità, al termine del processo sul crac da 500 milioni (rpt, 500 milioni) di euro dell’ente ecclesiastico Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie, ora in regime di amministrazione straordinaria.

Azzollini, all’epoca dei fatti presidente della Commissione Bilancio del Senato, è stato assolto dai reati di induzione indebita a dare o promettere utilità e di bancarotta fraudolenta patrimoniale «perché il fatto non sussiste».

Come pena accessoria Azzollini è stato dichiarato «inabilitato all’esercizio di una impresa commerciale» per sei mesi e "incapace per la stessa durata ad esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa». Oltre Azzollini, altri dieci imputati sono stati condannati a pene comprese tra i 7 anni e gli 8 mesi di reclusione.

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