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Saicaf, Confindustria Bari: no chiusura ma rinnovamento, da sindacati notizie allarmistiche

 
Redazione online

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Bari, addio alla Saicaf: chiude la storica torrefazione

Per Confindustria l'allarme dei sindacati rischia di compromettere i rapporti con i consumatori, con i fornitori, con le banche, causando danni all'azienda

Giovedì 12 Settembre 2019, 19:14

20:03

«Saicaf, la storica industria barese del caffè, come ogni impresa che vuole restare al passo coi tempi, è impegnata in una operazione di riorganizzazione che mira a conseguire maggiore efficienza e competitività, cominciando dall’acquisizione di una sede più adatta alla produzione». Lo precisa Confindustria Bari BAT spiegando che per Saicaf «non siamo affatto di fronte a un caso di chiusura ma di rinnovamento aziendale».
L’Associazione degli Industriali interviene dopo la denuncia dei sindacati Flai e Uila che due giorni fa hanno riferito sulla decisione dell’azienda di chiudere il reparto produzione mettendo a rischio il posto di lavoro di 40 operai di quel reparto. Notizia smentita a stretto giro da Saicaf che ha parlato invece di trasferimento e riorganizzazione dell’attività produttiva.

Sulla vertenza Saicaf, Confindustria Bari-Bat esprime «preoccupazione per gli effetti dannosi che si possono generare a seguito degli interventi allarmistici pubblicati nei giorni scorsi sulla stampa su iniziativa di alcuni sindacati, che rischiano di compromettere i rapporti con i consumatori, con i fornitori, con le banche, generando ricadute negative sull'attività aziendale e sui lavoratori». Confindustria interviene così dopo la denuncia dei sindacati Flai e Uila che due giorni fa hanno riferito sulla decisione dell’azienda di chiudere il reparto produzione mettendo a rischio il posto di lavoro di 40 operai di quel reparto. Notizia smentita a stretto giro da Saicaf che ha parlato invece di trasferimento e riorganizzazione dell’attività produttiva.
«Non è il caso di creare allarmismi, perché non siamo affatto di fronte a un caso di chiusura ma di rinnovamento aziendale. Questo oggi è un percorso obbligato per le imprese che competono in un mercato globale in rapida evoluzione: rinnovarsi sempre, senza sosta - dichiara il presidente di Confindustria Bari BAT Sergio Fontana -. Saggiamente, questo è ciò che sta facendo Saicaf, che sta agendo correttamente, confrontandosi con i sindacati nell’auspicio di giungere ad un progetto condiviso». «Quando si parla del futuro di un’azienda e dei suoi lavoratori occorre usare la massima prudenza - conclude Fontana - e valutare ogni possibile ripercussione».

LA RISPOSTA DEI SINDACATI - E’ polemica tra sindacati da una parte e azienda e Confindustria Bari-Bat dall’altra sulla presunta chiusura dello storico stabilimento Saicaf di Bari. Flai Cgil e Uila Uil ribadiscono in una nota che l’azienda, nell’incontro sindacale del 6 agosto, ha dichiarato «la cessazione della produzione del caffè nello stabilimento barese con relativa cessione del terreno ove ora insiste l’opificio di proprietà Saicaf ed il conseguente spostamento dei soli uffici in via Oberdan che avrebbe riguardato il personale impiegatizio. Nessuna garanzia era stata data per gli addetti del reparto produzione e magazzino che dà occupazione a circa 15 persone». Flai e Uila replicano così a Confindustria Bari-Bat che oggi ha accusato i sindacati di aver diffuso notizie allarmistiche sulla chiusura dello stabilimento. Secondo Confindustria, invece, non si tratta di «un caso di chiusura ma di rinnovamento aziendale" con «l'acquisizione di una sede più adatta alla produzione».
I sindacati, nonostante le smentite di azienda e Confindustria, si dicono «allarmati dalla situazione venutasi a creare: non siamo ancora riusciti a comprende né dall’azienda né dai comunicati diffusi a mezzo stampa, se i 15 lavoratori avranno un futuro in Saicaf ed in cosa si estrinsechi la riorganizzazione aziendale e quali siano i tempi di un possibile varo di un nuovo o rilevato insediamento produttivo».

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