Il caso

Ex Ilva, operaio muore di tumore, lo sfogo di un collega: «La fabbrica uccide»

Redazione online

«Questo - attacca l’esponente della Federazione lavoratori metalmeccanici uniti - è un altro omicidio di Stato»

TARANTO - Un operaio dello stabilimento siderurgico di Taranto, di 48 anni, è morto la scorsa notte dopo aver combattuto contro un tumore ai polmoni che gli era stato diagnosticato due anni fa. Lavorava nel reparto Treni nastri 2 dell’ex Ilva.

«Ciao amico mio, riposa in pace», scrive su Facebook Stefano Sibilla, segretario della Flmu Cub di Taranto.

«In questa città - aggiunge - la vita è crudele grazie alla mala politica, anche sindacale». Sibilla sottolinea che «a Luca nel 2017 fu diagnosticato un tumore ai polmoni. Dal 2017 ad oggi aveva vissuto un bruttissimo calvario. I suoi occhi si sono spenti stanotte».

«Questo - attacca l’esponente della Federazione lavoratori metalmeccanici uniti - è un altro omicidio di Stato. Voi cari colleghi, sì, solo voi potete fermare questa mattanza, siete i primi esposti a tutto il male che quella fabbrica sprigiona, dovete capire tutti che quella fabbrica non è più compatibile con la vita umana». 

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