Il gip del Tribunale di Lecce Carlo Cazzella ha convalidato l’arresto di Roberto Pappadà, il 57enne che venerdì sera, per screzi di vicinato legati al parcheggio dell’auto, ha ucciso con colpi di pistola tre suoi vicini di casa: Franco e Andrea Marti, padre e figlio di 63 e 36 anni, e Maria Assunta Quarta, di 52 anni, zia di Andrea. L’uomo ha anche ferito in modo non grave Fernanda Quarta, di 60, mamma di Andrea e moglie di Franco Marti. Pappadà è accusato di triplice omicidio pluriaggravato dai futili motivi e dalla premeditazione e di porto illegale di arma da fuoco.
La convalida è stata decisa al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di Lecce. Il gip si è riservato di decidere invece sulla misura cautelare da applicare, se confermare la custodia cautelare in carcere come chiede la Procura di Lecce, o se accogliere una misura meno afflittiva come chiesto dal difensore dell’arrestato.
Al gip Pappadà ha ribadito quanto già detto al pm Donatina Buffelli subito dopo l’arresto. Ha spiegato che il progetto di sterminare la famiglia 'rivalè era nato un anno fa quando Andrea Marti, durante un litigio per strada, lo avrebbe strattonato mettendogli le mani al collo. Nessuna spiegazione, invece, su come si sia procurato la pistola Smith & Wesson calibro 357 magnum utilizzata. Domani il magistrato inquirente conferirà al medico legale Roberto Vaglio l’incarico per le autopsie.

Il giudice ha convalidato l'arresto di Roberto Pappadà, il 57enne che nella notte fra venerdì e sabato ha ucciso tre persone per questioni di parcheggio. L'uomo ha confessato, ma non è pentito
Lunedì 01 Ottobre 2018, 13:22