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Festival di Sanremo, a sorpresa arriva Roberto Benigni: il mostro sacro dell’imprevedibilità

Festival di Sanremo, a sorpresa arriva Roberto Benigni: il mostro sacro dell’imprevedibilità

 
Barbara Politi

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Barbara Politi

Festival di Sanremo, a sorpresa arriva Roberto Benigni: il mostro sacro dell’imprevedibilità

Sono trascorsi esattamente quarantacinque anni dalla prima apparizione di Benigni sul palco dell’Ariston. L’esordio fu provocatorio...

Venerdì 14 Febbraio 2025, 14:12

Chi era in attesa dell’effetto sorpresa in questo festival numero settantacinque, è stato accontentato. Carlo Conti, con un’espressione a metà tra il compiaciuto e l’emozionato, ha annunciato questa mattina ai giornalisti della sala stampa il suo asso nella manica: “Ad aprire la quarta serata del festival sarà Roberto Benigni. Lo incontrerò fra poco. Mi ha detto che dovrà fare un annuncio. È un sogno che s’avvera”.

All’applauso corale dei cronisti, è immediatamente seguìto il tamtam sulla performance di questa sera. Cosa dira? Cosa farà? Difficile prevederlo, perché parliamo del mostro sacro dell’imprevedibilità. Sono trascorsi esattamente quarantacinque anni dalla prima apparizione di Benigni sul palco dell’Ariston. L’esordio fu provocatorio: durante la trentesima edizione del festival condotta da Claudio Cecchetto, affiancato da Olimpia Carlisi, l’artista lasciò il segno nella storia della kermesse per il bacio appassionato alla co-conduttrice e per aver definito Papa Giovanni Paolo II “Wojtylaccio”. Dopo ventidue anni, Benigni tornò a Sanremo al fianco di Pippo Baudo, rendendosi protagonista di una satira pungente sulla fase politica vissuta dal Paese in quegli anni. Sette anni dopo, precisamente nel 2009, sotto la conduzione di Paolo Bonolis, Benigni tornò ad affrontare temi politici e sociali con grande ironia.

Restano ancora impresse nella memoria collettiva l’entrata trionfale dell’artista in sella a un cavallo bianco e l’appassionato monologo all’Inno di Mameli nell’edizione 2011, condotta da Gianni Morandi. Successivamente, nel 2020, è stata la volta del “Canto dei Cantici”, un vero e proprio inno alla bellezza e alla sacralità dell’amore umano. L’ultima presenza di Roberto Benigni sul palco dell’Ariston, in ordine di tempo, risale al 2023, con il suo omaggio alla Costituzione Italiana. La 73esima edizione del festival fu aperta dal grande maestro con un monologo che rendeva omaggio al settantacinquesimo anniversario della carta costituzionale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sei interventi, tutti differenti, in quasi mezzo secolo di storia del festival della canzone italiana. In tanti, in queste ore che precedono l’inizio dell’attesissima serata delle cover, si stanno lanciando in ipotesi varie. Niente di certo, al momento. Certo è che il grande Benigni dal palco dell’Ariston lancerà un messaggio, farà un annuncio (come anticipato da Carlo Conti prima di lasciare in anticipo la conferenza stampa) e che non mancherà di stupire l’Italia, ancora una volta, alla sua settima presenza sul palco più ambito del Paese. Chissà, questo siamo noi a ipotizzarlo, che San Valentino non giochi un ruolo di primo piano nel suo contributo. 

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