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Sanremo 2024, la sala stampa dà il primo posto a Loredana Bertè: la top-five della prima serata

 
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Sanremo 2024, la sala stampa dà il primo posto a Loredana Bertè: la top-five della prima serata

Seguono Angelina, Annalisa, Diodato, Mahmood. Il resoconto dell'esordio: domani sera, 7 febbraio, voteranno le radio e il pubblico da casa

Mercoledì 07 Febbraio 2024, 01:57

02:02

L’emozione di Marco Mengoni che regala un brivido all’Ariston riproponendo Due Vite con cui vinse un anno fa, la sorpresa del ritorno di Zlatan Ibrahimovic, il segno della croce per Amadeus prima di entrare in scena, la toccante lettera della mamma di Giogiò, il musicista di 24 anni dell’Orchestra Scarlatti Young, ucciso lo scorso agosto a Napoli. Sono le istantanee che punteggiano la prima serata del 74/ o festival di Sanremo, che si apre nel segno del nazional popolare con l’inno della fanfara del IV reggimento dei carabinieri a cavallo, sul green carpet, con il cane mascotte Briciola.

A livello di gara ciò che interessa è la top five, comunicata da Amadeus intorno alle due di notte, orario di chiusura della prima serata. A votare solo la giuria della sala stampa, e la classifica comunicata è la seguente:

1. Loredana Bertè

2. Angelina

3. Annalisa

4. Diodato

5. Mahmood

«Manca pochissimo e poi nulla sarà più come prima, tra un attimo ascolteremo le nuove 30 canzoni che ci cambieranno la vita, almeno per un pò», dice emozionato Mengoni, co-conduttore della serata. «Qualcuna la ameremo, qualcuna non ci piacerà, qualcuna la ascolteremo per sempre, qualcuna la impareremo a memoria, qualcuna la canteremo a un concerto. Cominceranno a fare parte delle nostre giornate e non ne potremo fare più a meno». Poi tocca al padrone di casa: in smoking bianco e nero il direttore artistico si fa il segno della croce, scende il platea a salutare la moglie Giovanna e il figlio Josè. «Sanremo si ama, io amo questo pubblico, amo questo storico palco, poter dire benvenuti alla 74/a edizione del festival della canzone italiana. In questi cinque anni ho finito gli aggettivi per descrivere la gioia di essere qui, dare il via alla gara ma soprattutto a una bellissima festa, un rito collettivo, un party di 5 giorni che farà emozionare l’intero paese».

In una serata dichiaratamente per nottambuli sfilano a ritmo serrato tutti e trenta i cantanti in gara: apre Clara, poi Sangiovanni, Fiorella Mannoia in abito lungo di pizzo bianco e scalza, La Sad che portano sul palco il tema del suicidio, Irama, Ghali (con l’Alieno), Negramaro, Annalisa, Mahmood, Diodato, Loredana Bertè, Geolier, Alessandra Amoroso, The Kolors, Angelina Mango, Il Volo, Big Mama, Ricchi e Poveri, Emma, Nek e Renga, Mr Rain, Bnkr44, Gazzelle, Dargen D’Amico, Rose Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Alfa, Il Tre.

La sorpresa è il ritorno di Ibra, che scherza con il direttore artistico sulla necessità di un ricambio alla guida del festival. «Tu hai 61 anni, io 42 e ho smesso, perché ho ascoltato il mio corpo». Il campione chiede di poter salire sul balconcino reale. «Ma lì - dice Amadeus - ci è andato Mattarella». «Perché? Quanti gol ha fatto?», la replica. Poi Ibrahimovic va a sedersi in prima fila: «Ma se ti vedo stanco chiamo il cambio, qui fuori c'è la fila di presentatori». Il tormentone dell’addio a Sanremo non poteva sfuggire a Fiorello: nel primo collegamento con l’Aristonello, srotola il mega mantello 'Ama pensati libero, è l’ultimo'.

Si cambia registro e la commozione contagia visibilmente Amadeus, il pubblico e anche gli orchestrali quando sul palco arriva Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista Cutolo, GioGiò, il musicista di 24 anni dell’Orchestra Scarlatti Young, ucciso lo scorso agosto a colpi di pistola in piazza Municipio, al centro di Napoli. «L'amore è il contrario della morte, e tu - dice leggendo una lettera al figlio - stasera vivi attraverso la musica che amavi, tutta l’Italia sta ascoltando il talento e le note del maestro Giovanbattista Cutolo. Mammarella tua non ti dimenticherà mai», conclude, dedicando l’omaggio floreale «alla giustizia».
Prima sciatrice all’Ariston, al festival anche Federica Brignone, per promuovere il suo sport in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Resta invece a pochi chilometri dal teatro la mucca Ercolina II, simbolo della protesta dei trattori che punta a sfruttare la visibilità del festival per dare spazio alle ragioni del dissenso contro la politica agricola europea. «Porte aperte, non cambio idea», non si stanca di ripetere Amadeus. Ma con le sigle degli agricoltori al momento non c'è alcuna trattativa in corso, ribadisce la Rai.

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