Dopo i gravi episodi di violenza e vandalismo avvenuti nella serata del 31 ottobre tra il rione Candelaro e il comparto Biccari, la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo è intervenuta con un appello alla città, invitando istituzioni, famiglie e scuole a un impegno comune per arginare il disagio giovanile e ricostruire un senso di comunità.
«Gli episodi di violenza e vandalismo avvenuti al rione Candelaro ci interrogano come comunità e come istituzioni – ha dichiarato la sindaca –. Dietro certi comportamenti, spesso sconsiderati e pericolosi, si nasconde un disagio giovanile che non possiamo ignorare. È un segnale che deve spingerci a rafforzare il dialogo con i ragazzi, a sostenere le famiglie e a far sentire la presenza educativa delle scuole e delle realtà sociali del territorio».
La sindaca ha poi sottolineato come la sicurezza non debba essere intesa solo come controllo, ma anche come prevenzione e partecipazione collettiva: «In questi mesi il Comune ha continuato a investire sull’ampliamento dei sistemi di videosorveglianza e a potenziare la presenza della Polizia Locale – che ringrazio per il lavoro quotidiano sul territorio, in sinergia con le altre forze dell’ordine –, oltre a favorire, proprio al rione Candelaro, la riapertura della circoscrizione, l’imminente attivazione del CPQ e della nuova Caserma dei Carabinieri, presidi fondamentali di legalità e prossimità».
Infine, un messaggio di fiducia e unità: «Foggia ha bisogno di coesione, di fiducia reciproca e di speranza. Non disuniamoci – ha concluso la sindaca – perché solo facendo forza sui nostri valori e sullo spirito di comunità potremo garantire ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze una città più consapevole e più solidale».
La notte di Halloween era stata segnata da momenti di tensione: gruppi di minorenni avevano lanciato sassi, uova e petardi contro auto e abitazioni, danneggiando anche un pullman che trasportava infermieri diretti a San Giovanni Rotondo. Sul posto erano intervenute polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale, che hanno identificato 15 ragazzi, tutti minorenni. Nessuno è rimasto ferito, ma la paura e l’indignazione della comunità restano forti.
















