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Sovraffollamento e pochi agenti, l’inferno del carcere di Foggia

Sovraffollamento e pochi agenti, l’inferno del carcere di Foggia

 
redazione foggia

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Sovraffollamento e pochi agenti, l’inferno del carcere di Foggia

L’istituto può ospitare 364 detenuti, al momento ne sono presenti ben 657

Martedì 03 Giugno 2025, 13:15

13:18

La casa circondariale di Foggia è al secondo posto in Italia, peggio c’è solo San Vittore, quanto a sovraffollamento con un indice del 212%. Emerge dal 21^ rapporto di Antigone sullo stato dei penitenziari italiani, presentato nelle ultime ore. Una delegazione dell’associazione che monitora e denuncia le condizioni di detenzione in Italia, ha visitato la struttura al rione Casermette il 12 aprile 2024. Qualche giorno prima anche una delegazione dei Radicali e della Camera penale di Foggia aveva fatto tappa al villaggio artigiani dove si trova l’istituto di pena.

“Carcere vetusto” - “Le condizioni strutturali restano critiche trattandosi di un carcere tanto vetusto quanto ampi. Migliori le condizioni della parte ristrutturata e della sezione femminile, pur non avendo docce in cella. Le celle” (circa 210) “sono piccole e occupate sino a 8 detenuti, in diverse si notano umidità e calcinacci. Le aree passeggi della parte più vecchia del complesso, che dovrebbero essere fruibili da 80 reclusi, sono vetuste e avrebbero bisogno di lavori di ristrutturazione. Spoglie le salette di socialità dotate di tv, calcio balilla e tavolo da ping pong; la biblioteca funge da sala per le videochiamate e non è quindi fruibile; notevole sporcizia e incuria degli spazi esterni.

Rispetto alla precedente visita del 2022, c’è stato un miglioramento della progettualità con l’instaurazione di corsi e la trasformazione in azienda agricola; una spaziosa gabbia ospita galline le cui uova vengono vendite ai dipendenti. Le celle sono per lo più vecchie; in moltissime la zona cottura è all’interno del bagno. Garantiti comunque i 3 metri quadri calpestabili per ogni recluso; il riscaldamento funziona; c’è l’acqua calda”. Il carcere inaugurato nel ’78 “necessiterebbe di importanti lavori di ristrutturazione, soprattutto nella parte più vecchia. C’è un’area verde che pur essendo attrezzata con panchine e giochi per bambini, è in disuso da anni per mancanza di personale. C’è un campo di calcio in erbetta sintetica, dotato di spalti e in ottime condizioni”.

Sovraffollamento - La capienza ottimale è 364 presenze, all’ultima rilevazione del 30 aprile 2025 erano 657, di cui 30 donne e 75 stranieri; con punte di 707 presenze registrate l’ottobre scorso. I detenuti che scontano condanne definitive erano 403 pari al 57% (media nazionale 64%); 18 i detenuti in semilibertà. Non esiste una sezione per tossicodipendenti; all’epoca della visita c’erano 18 persone in trattamento con metadone; 146 i reclusi con diagnosi psichiatriche gravi (media del 20%, quella nazionale è 7%); 182 quelli che fanno uso regolarmente di sedativi (25%, media nazionale 34%); 78 di antipsicotici e antidepressivi; 2 quelli in attesa di trasferimento in una rems (hanno sostituito i manicomi giudiziari). Sono 140 i detenuti alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, di cui 50 impiegati come assistenti alla persona (la percentuale di lavoratori è del 22%, a fronte del 27% nazionale); 18 invece quelli impiegati presso datori di lavoro esterni (1 detenuto, 17 semiliberi); 70 quelli coinvolti in corsi scolastici. I reclusi sono rinchiusi in 2 sezioni maschili e 2 femminili di media sicurezza; nella parte più nuova del complesso ci sono 5 reparti. Le celle in tutte le sezioni sono aperte 8 ore al giorno.

Pochi agenti – La pianta organica prevede 261 poliziotti penitenziari, all’epoca della visita di Antigone erano 202; in percentuale quindi ci sono 3.5 detenuti per ogni agente, la media nazionale è 2. Gli educatori sono 7, quelli previsti: il numero di detenuti per ogni educatore è 100, la media nazionale è 82. Il magistrato di sorveglianza si reca nell’istituto almeno una volta al mese. Nel 2023 segnalati 73 casi di autolesionismo; nessun suicidio e 1 tentato suicidio; contro i 5 suicidi (record in Italia) del 2022; e 1 nel 2025; adottati 45 provvedimenti di isolamento disciplinare con esclusione dall’attività comune. E’ sempre presente un medico nell’arco delle 24 ore; 10 le ore di presenza settimanale degli psichiatri; 38 ore per gli psicologi.

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